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490Gambo a gonfiarsi del frumento il latte?
Ahi troppo spesso ne l’estate io vidi,
Mentre già lieto a le mature spiche
Stendea la falce, o le recise in fascio
Legava il mietitor, sorgere a un tratto
495Orrida guerra di contrarii venti,
E da l’ime radici alto per l’aria
Svelta portar la gravida raccolta,
E in vorticoso turbine aggirarsi
E il gran disperso, e le volanti paglie.

     500Nè di rado dal ciel scende dirotto
D’acque il diluvio: in procelloso nembo
Vedi repente le aggruppate nubi
Fosche addensarsi, e con opaco velo
Tutto il mondo oscurar. Disciolto in acqua
505Sembra cadere il ciel; scorre a torrenti
La pioggia, e inonda i seminati, e strugge
Le fatiche de’ buoi: s’empion le fosse,
Gonfiansi i fiumi, e la sonante piena
Cacciano al mar, che ne ribolle e mugge.
510Lo stesso Giove ne l’orribil buio
Dei nembi ascoso con ignita destra
Scagliando va le folgori trisulche.
Trema la terra al tuon, fuggon le fiere,
E costernati i timidi mortali