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camente applicabile a certi casi particolari, come sarebbe nell’espression di un concetto o epigrammatico, o sentenzioso, e riescirebbe in altri o ridicola, o difettosa. La precisione all’opposto è una virtù indispensabile, assoluta e comune, e consiste non già nel render l’idea con men parole possibili, come taluno immagina equivocando, ma sì nel renderla, in tante, nè più, nè meno, quante convengonsi all’indole, e al naturale sviluppo dell’idea medesima: non involge ella dunque la precisione nè brevità, nè lunghezza, non escludendo di sua natura fuorchè la sola superfluità; quindi non sol nel suo genere una lunga frase può, e dev’essere egualmente precisa, che una breve nel suo; ma sarebbe egual vizio l’alterar l’una o l’altra, e barbarie del pari imperdonabile l’ampliare e distendere in un lungo circuito di parole quel sì famoso "fiat lux, & facta est lux" come il restringere a questa secca e concisa espressione "l’alba sorgea" i bellissimi versi di quell’ottava del Tasso
L’allungamento della prima espressione di