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Slanciansi i cocchi? Ai giovanetti aurighi
Fra la speme e il timor esulta, e in petto
Palpita il cor: co le innalzate sferze
Pendono chini e ai corridor sul collo
175Allentano le briglie; accese in giro
Volan le ruote: or rannicchiarsi e bassi
Radere il suolo, or raddrizzarsi e in alto
Li vedi sollevar; nè indugi o al corso
O riposo sì dà: nuotano in nembo
180Di polvere i destrier, di sudor molli,
Bianchi di spume, ed anelante il vinto
Scalda col fiato al vincitor le groppe.
Tanto è l’ardor de la vittoria, e tanto
Può negli emuli cor desìo di lode.

     185Primo Erittonio fu che quattro al giogo
Destrieri aggiunse, e su veloce cocchio
Osò mostrarsi trïonfando in giro.
I peletronii Lápiti del freno
L’uso poscia inventarono, e sul dorso
190Dei domati destrieri in mezzo a l’armi
Ai giri li addestrano ed ai salti,
E mäestosi a galoppar sul campo.
Ambe quest’arti han lode ugual; ma sia,
Che a l’una o a l’altra i generosi alunni
195Ami educar, ne la paterna scelta