Condurrò meco, e primo a te di palme, 20Mantova, illustre porterò corona.
E in verde prato mäestoso tempio
Di ricchi marmi inalzerò là, dove
Lento scorrendo e tortuoso veste
D’alga palustre le sue rive il Mincio. 25Al tempio in mezzo il simulacro posto
Sarà d’Augusto, e ad onorarne il nume
Io vincitor di porpora vestito
Cento del fiume a l’affollata riva
Emule al corso agiterò quadriglie; 30E al grido tratta de i festivi giuochi
Verrà, lasciando del Molorco i boschi,
E l’olimpico Alfeo, la Grecia tutta
Al corso, e al cesto ivi a pugnar; ed io
Cinto le tempie di tosato ulivo 35Porgerò i doni a i vincitori Atleti.
E già presenti col pensier figuro,
E veder parmi le solenni pompe
Condotte al tempio, e gl’immolati tori:
Già ne i tëatri su i veloci perni 40Veggio d’aspetto varïar le pinte
Mobili scene, ed i britanni schiavi
Svolgere e alzar ne i ricamati arazzi
Le lor tessute immagini, e sconfitte.
Su l’alte porte in liscio avorio, e in oro