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84 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
delle Alpi, si eternano le nevi ed i ghiacci, ad onta dell’estiva giornata di più mesi che dall’uno all’altro polo si alterna. Siccome le regioni polari, del pari che le più elevate montagne, raggiungono quegli strati dell’atmosfera, la cui temperatura è sempre più bassa del punto di congelamento, così il vapore, concentrandovisi, dovrà cadervi costantemente, non già sotto forma di poggia, ma di neve. Ecco perchè le alte montagne e le regioni polari ne sono costantemente coperte. Non si vuol dire con ciò che il raggio estivo non sia capace di sciogliere la neve anche di quelle cime o di quelle regioni eternamente gelate. No: basta che il calore estivo non valga a struggere tutta la neve caduta nell’anno, perchè i residui annuali, accumulati d’anno in anno per secoli, vi abbiano formato un tale ammasso che non teme nemmeno una serie di straordinarie caldure. Il confine ordinario che si può segnare in estate tra il disgelo delle regioni inferiori, e le nevi persistenti delle superiori, chiamasi limite o linea delle nevi perpetue. La sua altezza è varia assai nelle diverse parti del globo. Si eleva fino a 15,000 piedi di altezza sopra il livello del mare nelle regioni equatoriali, mentre si abbassa fino al livello del mare, e il mare stesso si agghiaccia profondamente, nelle regioni polari. La ragione sta sempre in questo che, stante i rapporti di posizione rispettiva tra la terra e il sole, l’aria, che già al livello del mare tocca o sorpassa lo zero nelle regioni polari, non ci arriva che elevandosi a migliaja di metri sopra il detto livello nelle regioni temperate, o prossime all’equatore.
188. Voi foste, chi sa quante volte, presenti ad una bella nevicata. Radi fiocchi dapprima cadono attraverso l’atmosfera: a poco a poco crescono di nu-