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Dell’Idrografia, ossia della circolazione, ecc. 79

il suo letto fu sempre coperto di sabbia e di ghiaja; ma quel mobile detrito si rimutò pure incessantemente, spinto sempre all’ingiù, mentre dalle regioni superiori venne sempre nuovo materiale a prendere il posto di quello che veniva mano mano scopato via dalla corrente.

178. Non è nel letto del fiume che i materiali, tolti alla superficie del paese, sono destinati a restare durevolmente. Il fiume tende continuamente, scorrendo, a liberarsene. Voi avrete forse osservato che i fiumi sono sovente fiancheggiati da tratti di terreno piano, la cui superficie non sovrasta che di qualche metro al pelo dell’acqua. Tale accidente è comune pei nostri fiumi, i quali serpeggiano talora lungamente nel loro letto scavato in seno ad un altipiano uguale ed erboso. Quell’altipiano è formato di fine detrito di rocce decomposte, che fu precedentemente fluitato dalla corrente. Durante la piena, il fiume gonfio e fangoso, sorpassa l’altipiano, traboccando, e lo innonda a destra e a sinistra. Quando questo avviene, la corrente scorre assai più lentamente sul piano innondato, e così rallentata, non può tenere in sospensione tutta la sabbia e il fango di cui era caricata, ed è quindi costretta a deporre una certa porzione sul fondo. Così sulle parti innondate dell’altipiano si depone uno strato di terra abbandonato dalla corrente, che ne rialza un pochino il livello. Ripetendosi d’anno in anno il fenomeno, l’altipiano si eleva talmente che il fiume, il quale intanto ha continuato ad approfondire il suo letto, non può più oltre traboccare anche nelle maggiori piene. Coll’andar del tempo la corrente, continuamente spinta da destra a sinistra e da sinistra a destra, porta via delle porzioni dell’antipiano primitivo,