Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
70 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
abbandonato a sè stesso; perchè, voglio dire, l’acqua al pari del sasso è soggetta a quella forza di attrazione verso il centro della terra, a cui sappiamo che si dà noma di gravità (Prime nozioni di Fisica, § 4). È per questa forza che le gocce di pioggia cadono sul terreno. Cadute che siano, non sono uscite dal suo dominio, e continuano a discendere pei facili canali che loro si presentano aperti. La loro caduta dalle nubi sulla terra è diretta e rapida, ma la loro discesa dalle montagne al mare, in forma di fiume, è talora assai lenta e morbida: nell’uno e nell’altro caso però la ragione del movimento è la stessa. Il lento serpeggiare del fiume, il correre vorticoso del torrente, il precipitarsi della cascata, dimostrano come imperi sulle acque del globo la legge sovrana della gravità.
160. In balia per tal modo della forza di gravità, ogni goccia di pioggia che cade sulla terra è costretta a discendere sul pendio, e correr sempre, finchè non vi sia un ostacolo che l’arresti. Sulla superficie del globo vi sono anzitutto quelle cavità, dette laghi, le quali arrestano una certa porzione delle acque scorrenti, come fanno quei pozzetti che trovansi sovente sulle vie riempiti dalla pioggia. Ma i laghi d’ordinario lasciano sfuggire a valle l’acqua che raccolgono a monte, non permettendole che una sosta più o meno lunga, dopo la quale essa è costretta a riprendere il suo cammino verso il mare. Qui soltanto, in questa immane cisterna, trovano pace tutte le acque circolanti sulla superfice del globo, finchè non ritornino di nuovo, fatte vapore, in seno alle nubi, per ricominciare daccapo la loro peregrinazione.
161. Se la superficie di un paese fosse un rilievo a due pioventi, tutto eguale, come il tetto d’una casa,