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66 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
una certa profondità, formandovi come una crosta di roccia molle, incoerente, o marcia, come suol dirsi, ma porta anche via la crosta formata; sicchè una seconda superficie di roccia sana si trova esposta all’azione immediata degli agenti descritti. Così è un continuo convertirsi di rocce sane e salde, in rocce marce e polverose, il cui materiale incoerente in parte va a deporsi nelle depressioni del suolo, o sui piani, o sui pendii, in parte è condotto fino ai fiumi e da essi trascinato in mare.
148. Il suolo vegetale non consta d’altro che di tritume di rocce, misto a tritume di piante e d’animali. Se vi hanno suoli di diversa natura, gli è perchè sono di diversa natura le rocce che hanno prestato il materiale primo a quello piuttosto che a questo. Se in un paese dominano le arenarie, ne risulterà un suolo sabbioso; calcareo invece o argilloso se vi dominano i calcari o le argille.
149. Senza la decomposizione delle rocce in suolo vegetale, la terra non potrebbe rivestire quel manto di verdura che l’adorna. Le nude rocce non permettono alle radici delle piante d’insinuarsi. Ma le stesse rocce, col decomporsi, forniscono un suolo ferace alle valli ed alle pianure; nè rimangono nude che le rupi e le scogliere, le quali siano così irte e scoscese che il terriccio non possa trovar luogo ove posarsi.
150. Siccome la degradazione delle rocce è continua, così continua è la formazione del suolo. Se così non fosse, se cioè, una volta formatosi uno strato di terriccio, questo rimanesse fermo, senza rinnovarsi, farebbero presto le piante ad appropriarsi quanto vi ha d’elementi vitali nel suolo, lasciandolo poi in uno stato di totale esaurimento. Ma invece una parte del