Pagina:Geografia fisica, Geikie 1878.djvu/35


L'aria. 27

dei nostri camini. Il fuoco non si accende immediatamente sul piano del focolare, altrimenti non si darebbe spazio sufficiente all’aria di essere tirata per disotto, e il fuoco facilmente si spegnerebbe. Invece il carbone o la legna si tengono un po’ alzati, lasciando un vano al dissotto, mentre la canna del camino si alza al dissopra. Appena si leva la fiamma, l’aria a contatto si riscalda, e comincia a levarsi in alto; mentre l’aria della sala è costretta a discendere ed a venire per dissotto a pigliare il luogo di quella che ascende. Tutta l'aria che sta sopra al carbone ardente diventa più calda e leggera; perciò si leva, imboccando la canna del camino, seco traendo i fumi ed i gas. Intenderete perciò come, per quanto vi sentiate confortati così piacevolmente da un buon fuoco nella fredda stagione, una buona porzione di calore, in luogo di giungere a voi, sfugge per la gola del camino e, salvo quel tanto che la stessa gola riscalda, va via a ricaldare l’aria al di fuori.

64. In natura avviene in grande ciò che accade in piccolo nelle nostre case. Come si è già detto (§50), il sole è la gran sorgente di calore e di luce che riscalda ed illumina il globo. Siccome il calore solare passa attraverso l’atmosfera; bisogna dire che una piccola quantità soltanto ne sia da essa assorbita. Pertanto la massima parte del calore, attraversata l’atmosfera, viene a riscaldare potentemente la superficie della terra. Non è vero che d’estate il raggio diretto del sole è capace di abbrustolirvi la faccia? Eppure basta un sottile foglio di carta sulla testa che intercetti quel raggio, per togliervi quella sensazione penosa, benchè l’aria che vi gira dattorno sia ancora la stessa.

65. La terra e l’acqua sono ambedue riscaldate