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L'aria. 25

prontamente si riscaldano e si raffreddano. Quando il suolo è riscaldato dal sole, l’aria non ha più bisogno di ricevere il calore da questo direttamente, ma lo riceve dal suolo col quale si trova a contatto, e che conserva il calore del sole anche lungo tempo dopo che il sole è scomparso. Perciò durante la state, le notti possono essere molto calde, essendo molto il calore che il suolo ha immagazzinato di giorno; ed anche d’inverno, quando il suolo è ghiacciato, l’aria notturna può essere men rigida di quanto si crederebbe. D’altra parte però, raffreddandosi il suolo anche l’aria si raffredda al suo contatto. Il suolo, dispensa facilmente il suo calore, e così una grande quantità di calore che la terra riceve durante il giorno è, durante la notte, irradiato, cioè disperso, nell’immenso spazio stellato. Un’altra grande quantità però sarebbe agevolmente dispersa, se non venisse assorbita dai vapori di cui è piena l’atmosfera (§ 43), la quale perciò agisce a guisa di una coperta da letto, ritardando l’irradiazione. Ecco la ragione per cui nei paesi il cui clima è secco, contenendo l’aria una minor quantità di vapore acqueo, la notte è più fredda che nei paesi d’aria umida. Anche le nubi servono d’impedimento alla dispersione dal calore irradiato della terra, ed è per questo che le notti nubilose sono più calde delle notti serene.

60. L’atmosfera è adunque più calda o più fredda secondo che sovrasta ad una porzione più calda o più fredda della superficie terrestre, e mediante il vapor acqueo che vi è disciolto, serve ad immagazzinare ed a distribuire il calore, difendendo la terra da quegli estremi di caldo e di freddo, a cui la terra stessa sarebbe soggetta, se ricevesse tutto direttamente il calore dal sole o troppo rapidamente lo irradiasse negli spazî.