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106 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
234. Non vi ha ormai fondo di mare che possa dirsi inesplorato, sicchè gli abitatori delle grandi profondità ci son noti come quelli dei littorali e delle spiaggie. L’Atlantico fu fatto, specialmente in questi ultimi tempi, oggetto di tali studî. Gli scandagli, calati per esplorare il gran letto su cui doveva porsi a giacere il grande cordone telegrafico che riunì l’Europa all’America, hanno toccato delle profondità di 5000 metri all’incirca. Ma, tra le Azore e le Bermude, lo scandaglio discese fino alla incredibile profondità di oltre 13,000 metri. Se l’Himalaya, la catena più alta del globo, che si eleva a quasi 10,000 metri sopra il livello del mare, fosse tuffata nell’Atlantico tra le Azore e le Bermude, lungi dallo sporgere dal mare sue cime maggiori, ve le terrebbe sommerse a due miglia di profondità.
235. In generale, in alto mare deve verificarsi una profondità almeno di 2 a 3 mila metri. Ad onta di ciò vi hanno dei punti dove il fondo emerge, formando delle isole. In regola generale il mare è tanto più profondo, quanto è più lontano dalla terraferma, e tanto meno, quanto è più vicino. Perciò in vicinanza delle isole e dei promontorî è in generale comparativamente basso. La Gran Brettagna, per esempio, sorge tra lo sterminato Atlantico ad ovest, e il Mare del Nord, relativamente piccolo, ad est; attraversando il primo da est a ovest, si trova sprofondarsi rapidamente, raggiungendo presto profondità di migliaja di metri; il secondo invece non è molto profondo in nessun posto, tanto che anche nel mezzo sorpassa di poco i 100 metri. Se poi vi giova conoscere la profondità del mare tra l’Inghilterra e la Francia, vi basti di sapere che collocando il Duomo di Milano nel mezzo dello stretto di Dover, ne emergerebbe ancora per quasi due terzi.