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104 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
all’anno. Borgate e villaggi furono le une dopo gli altri inghiottiti, e sulle aree ove essi sorgevano anticamente, spumeggiano da lungo tempo le onde del Mare del Nord. Molto minore è invece la rovina delle coste occidentali dell’Irlanda e della Scozia, dove le rocce sono più dure e resistenti.
230. Vale la pena di starci ad esaminare più attentamente in qual modo si esercita sulla terra questa azione devastatrice del mare. La cosa è facile, quando vogliate rimanere per qualche tempo a guardare ciò che avviene sopra una spiaggia rocciosa. Fermatevi su qualche porzione sabbiosa o ghiajosa del lido, quando vi si frange un’onda, e badate a quello che succede nell’istante che l’onda infranta si ritira. Voi vedrete allora che i grani di sabbia e i ciottoli, dopo essere stati spinti verso la costa, si ritirano coll’onda essi pure, sdrucciolando giù dal pendio del lido verso il mare. Se il materiale è grossolano, si sente allora un fragore aspro e rôco, prodotto dai ciottoli che mutuamente si sfregano: un romor tale, da sentirsi talvolta le miglia lontano. La nuova onda che viene, urta di nuovo quelle sabbie e quelle ghiaje, che sono di nuovo risospinte verso la spiaggia, per essere una seconda volta riassorbite dall’onda che si ritira e lascia il posto ad una terza, che farà lo stesso.
231. Effetto di questo via vai continuo è il rodersi, il macinarsi reciproco dei grani di sabbia e dei ciottoli quasi sotto una macina, e quindi un continuo farsi più piccoli, un trasformarsi della ghiaja in sabbia, della sabbia in fango, che l’onda trasporta sempre più lontano, finchè lo lascia cadere nelle profondità imperturbate del mare.
232. Così si consumerebbero interamente i detriti