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ammetteva manco l’ombra d’un riguardo, manco un piccolo slancio di tenerezza per lei, si sentì a tutta prima, serrare il cuore come in una morsa. Ma fece violenza a sè stessa per nascondere la mortificazione e il dolore, ed ebbe la forza di sorridere dicendo quasi scherzosamente che quella non era per lei una novità. Cosa questa che aumentò il buon umore del babbo, il quale la chiamò birichina, furbetta, che capiva le cose a volo. E si fregava le mani rivolgendosi a la sorella, la quale, egli scommetteva, con i suoi anni e la sua esperienza, non doveva essersi accorta di nulla. Per questo la notizia l’aveva sbalordita che se ne stava lì come una statua senza trovare una parola da dirgli.

Infatti, la signora Marta, che non si aspettava così presto lo scoppio della bomba, come diceva lei, era davvero restata lì come intontita, e con gli occhi e l’atteggiamento della bocca, mostrava tutt’altro che esultanza.

Ma il signor Pippo Ferretti non era certo in condizione d’animo da avvertire i sentimenti altrui. E quel giorno, durante tutto il tempo del pranzo, parlò continuamente lui, in una smania di dire