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d’una signorina per bene 67

Giù, in salotto, zia Marta aveva una visita. C’era il signor Aldo Svarzi, che, da un poco, capitava spesso e si intratteneva a lungo con la signora Marta, che era amica di sua madre.

A la vista di Lucia, il giovine si alzò, inchinandosi con atto inappuntabile, da persona che si fa un dovere di seguire l’ultima moda.

«Stava a punto per mandarti a chiamare! — le disse la zia — Dove sei stata fino adesso, che sei sgusciata via tutt’a un tratto?... Il signor Aldo desiderava salutarti!

Che lo desiderasse non c’era dubbio. Glielo si leggeva in volto; lo attestava il suo sorriso fatuo.

Lucia si disse riconoscente a la gentilezza del signor Svarzi. Solo le spiaceva di non poter godere della sua compagnia; doveva uscire subito subito.

La zia volle porre un ostacolo a quell’uscita che contrariava i suoi disegni e disse che Adele non avrebbe potuto accompagnarla.

«Esco con Wise! — rispose la fanciulla, salutando con garbo che tradiva una certa impazienza.

Il giorno era agli ultimi bagliori; ma in casa non si pranzava mai prima delle venti. Aveva tempo di fare un giro nel parco. Sentiva bisogno d’una