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d’una signorina per bene 59

rilevava subito la falsità dei caratteri, l’esagerazione delle passioni, e non ne rimaneva turbata. Leggendo, aveva imparato a farsi questa domanda: «Nella vita che io conosco succede davvero così?»

E siccome nella vita che ella conosceva, non succedeva così, ella tirava via a leggere come di panzane, di cose a fatto fantasiose. Così che le letture, per quanto disordinate, non toccavano nè alteravano per nulla la tranquillità della sua anima.

«Se tu leggi, è come se non fossi qui! — uscì a dire zia Marta, dopo un poco.

Lucia chiuse il libro e prese in mano il lavoro, mettendosi di fronte a la zia, che la vedesse, che conversasse a sua voglia.

Oh la zia aveva sempre voglia di chiacchierare!.. Quel giorno poi sentiva un vero bisogno, quasi il dovere di conversare intimamente con la nipote, la quale pareva non si accorgesse di nulla, non sospettasse manco per ombra la sorpresa che le si andava preparando. Oh una sgradevole sorpresa, prima di tutto per lei, povera signora che ormai aveva preso le redini della casa e le piaceva di reggerle; poi per quella fanciulla, che... che... Dio sa se si sarebbe adattata, se avrebbe sopportato in santa