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d’una signorina per bene 35

da parecchi anni. Il cocchiere, un onesto giovanotto, aveva subito confessato il suo affetto e dette le sue buone intenzioni; ed egli, il babbo, aveva stabilito il tempo delle nozze, aggiungendo che una volta marito e moglie, se volevano, avrebbero potuto continuare a servire in casa. Alle osservazioni della sorella, a’ suoi atti scandolezzati, un po’ ridendo, un po’ su ’l serio, aveva bellamente fatto capire, che era sua intenzione fosse fatto così, e che così si sarebbe fatto.

Lucia ingollò in fretta la colazione, nella impazienza di uscire, di andare dalla povera fanciulla, che aveva così barbaramente perduto l’unico fratello.

Indossò un vestito scuro, modestissimo; in testa mise un cappello di paglia nera senza ornamenti; e così semplice e nella semplicità più che mai elegante e graziosa, si incamminò con Adele.

La giornata, era smagliante di sereno; l’aria calda e piena di effluvi odorosi.

Presero per un viale del parco, che avrebbero attraversato per sboccare su ’l corso Garibaldi, e di là, infilare i bastioni fino a Porta Nuova.

Il babbo aveva proposto di ordinare la carrozza.