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questi e Adele. Nessuno doveva entrare; era indispensabile la quiete.

Quel giorno a la spiaggia dello stabilimento, si fece un gran parlare di Lucia, di suo padre, della signora Rabbi, della passione dello industriale per lei, delle sue pazzie, della ruina.

L’invidia, covata a lungo, si disfogava in esagerazioni, in maldicenze. Non si risparmiava nè pure la fanciulla innocente, la vittima, che adesso là nel suo lettuccio, giaceva nell’incoscienza della febbre.

Lo Svarzi era sparito subito dopo il racconto del fatto. Forse una punta di rimorso l’aveva obbligato a fuggire quei luoghi, ad allontanarsi dalla fanciulla che gli aveva inspirato una passione trista ma così forte da resistere non solo a l’indifferenza, ma al disdegno.



Il mare era sconvolto dalla tempesta. Non si facevano bagni quel pomeriggio; impossibile. Manco i più arrischiati avrebbero osato affrontare l’ira dei cavalloni, minacciosi sotto il cielo corrucciato e le ventate rabbiose.