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luce senza essere riprovata di morte, si affrettò subito a ornare le prime basiliche e rinvenne il modello della bellezza nell’Uomo-Dio, e su questa bellezza ne stabilì le norme. Non più Grecia, ma Italia; non più Atene, ma Roma; in un santuario del medio evo, sulle montagne dell’Umbria presso Assisi riparerà la pittura a rinverginarsi. Ecco sorgere una scuola veramente cristiana, che cerca il tipo della bellezza nel cielo, le storie da rappresentare tra gli uomini più santi della terra, e dappertutto sparge imagini di consolazioni e di speranze; Angioletti che suonano e cantano, vergini che sorridono alla vista de’ cieli aperti, e sempre in alto le Vergini e il Signore che guardano raggianti di tutta la loro serena letizia le supplichevoli schiere de’ sottoposti fedeli1.

A siffatta scuola s’ispirarono e Cimabue, che primo o tra i primi mosse guerra alla maniera bizantina, e il pastorello di Mondone, suo discepolo, e il Beato da Fiesole, angelico nel cuore, nella vita e nelle opere, Benozzo Gozzoli, l’Orcagna, il Perugino e il massimo Raffaello.

E a siffatta sorgente di bellezze inesauste, perché fondate sul vero, anche il nostro Poggi, ha dovuto at tingere il concetto della pala che stiamo per descrivere2. Sebastiano, sotto la veste del soldato, nascondeva lo spirito d’un umile credente. Visitava quanti pativano per la fede e gli animava a sostenere

  1. Vedi l’opera di A. F. Rio Della Poesia Cristiana nelle sue forme.
  2. Codesto dipinto fu allogato al valente artista dalla deputazione di Maléo per decorare il nuovo altare eretto nella parrocchia e cappella di diritto comunale a perpetua ricordanza della discesa in Lombardia di S. M. l’imperatore Ferdinando Primo.