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che si sente, il quale sospettoso e tremante ordinò la strage di tutti i pargoli di Betlemme, da due anni all’ingiù, per involgervi il Promesso dall’Eterno, il quale doveva salvare e regnare sul genere umano.
O giovani Artisti sentite, voi la vostra dignità? Sapete voi a qual sacerdozio vi chiami la Provvidenza?
Dopo diciannove secoli il delitto del tiranno di Galilea non è punito abbastanza. L’arte viene a farlo maledire ancora. E questa è potenza dell’arte, la quale non segue alcuna delle parti che pugnano in suo nome, ma vive e trionfa in chi la sente intera, come è Natale Schiavoni.
Al quale artista valoroso, uomo onesto, ottimo padre è concesso tale privilegio che pochi ebbero. Il suo merito è conosciuto e riverito da tutti, e dovunque le sue virtù amate e rispettate. E vede, in età fresca ancora intera, conservarsi l’eredità del nome onorato e delle sue nobilissime fatture per opera de’ suoi figli; ed anche cresce nuove speranze all’arte nei figli dei figli suoi. Invidiabile privilegio! E tanto più invidiabile, ché coronato da mutuo e dolcissimo affetto.
Agostino Sagredo