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M.

I Dal fido letticiuol del tuo riposo, Mentre al candido seno Fuggir concedi delle coltri il velo, In un guardo amoroso, Colorato d’angelico sereno, Tu vai cercando, o giovinetta, il cielo.

Bella forse così tenne al sorriso De’primi soli l’innocenza il viso.

Alla molle persona Che par neve non tocca, Erta sull’origlier fai d’una mano Sostegno; indi coll’altra in atto umano Raccogli un bacio dalla dolce bocca, E, invece di parole, Mandi, o cara, quel bacio incontro al sole.

Non anco esperta de’ terreni affanni, Oh! sempre a te tranquilla Scorra la vita come questa aurora:

E l’astro che di luce alma t’inflora, E si vagheggia nella tua pupilla Dal ciel lento misuri i tuoi begli anni.

Gentile creatura, Per te comprende il core L’armonica beltà che la natura Pon tra il lume del sole e dell’amore.

Agostino Cagn