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Ora chiesa e convento sono scomparsi, sotto i colpi di piccone della nuova età, ma la memoria di Bianca di Savoia vive tuttora e vivrà nei secoli, perchè la storia non si abbatte nè si uccide. Ora il nome di lei, detta da Paolo Morigia nella sua Historia dell’antichità di Milano, fino dal secolo XVI, degna di ogni lode, venne nel 1896 scritto nel Famedio del Camposanto di Pavia.

Margherita di Savoia, prima Regina d’Italia, volendo associarsi a rendere perenne in Pavia la memoria della sua antenata, istituì presso la Congregazione caritativa della stessa città una dote annua perpetua di L. 100 nette, a favore della più povera e meritevole ragazza nubenda di Pavia, dote portante naturalmente il nome di Bianca Visconti di Savoia, perchè istituita a suo onore.