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tanto più che varie dispotiche e tiranniche azioni ultimamente compiute dal marito, non avevano avuto la sua approvazione. E quella mestizia non si dissipò per molto tempo. Si rasserenò alcun poco pel matrimonio della figlia con Lionello dei Plantageneti, Duca di Clarence, il quale entrava in Milano il 27 maggio 1368, e il 15 giugno si celebravano con grande splendore le nozze; recando la sposa un corredo di gioie e di vesti stupende, a preparare il quale aveva atteso amorosamente la madre.

Bianca godeva ora un poco di pace, e ad accrescerne la dolcezza, Isabella, il 4 marzo 1369 partoriva Azzone. La nascita del desiderato erede diè occasione a feste ancor più belle di quelle date per Valentina. Tra gli altri invitati vi vennero da Alba, una delle terre portate in dote dalla sposa, Violante e Lionello, che a consolazione della Duchessa vi si trattennero poi alquanto, per godersi il parco e l’aria buona, essendo Lionello non molto in florida salute. Ma appena tornati ad Alba egli si ammalò gravemente e morì il 15 ottobre 1369.

Oltre al rivedere in famiglia la figliuola desolata, Bianca, certo destinata ad una continua alternativa di lievi gioie e di forti dolori, onde affinare la sua anima pel cielo, ebbe angustie tremende per la guerra sorta, per la restituzione della dote di quella, fra Galeazzo II ed il Marchese di Monferrato, e nella quale fu poi coinvolto anche Amedeo VI di Savoia, sicchè la poveretta ebbe a vedere l’un contro l’altro il marito ed