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maria teresa di toscana 399

madre. Questa notizia dissipò alcun poco la regale musoneria, e Carlo Alberto, lietamente lusingato, tornò con più costanza alla moglie.

Vittorio Emanuele II, il futuro primo Re d’Italia, venne al mondo! Ne esultò il vecchio Re, che gli diè il suo nome; ne esultò il padre, che si mostrò per questa nascita tenero e riconoscente con la giovine madre; e anche Carlo Felice e sua moglie, sorella questa della madre di Maria Teresa, ne furono lietissimi.

Ma i tempi erano torbidi, e poiché non furono risparmiati, per questo avvenimento, i dispetti e le burle di cattivo genere, preludi di prossima rivoluzione, Carlo Alberto credè bene inviare la moglie e il figlio in sicuro a Nizza.

La timida Maria Teresa non fece nessuna opposizione, e mesta si separò dal marito, e si ritrasse colà ad attendere gli avvenimenti, tutta premurosa pel suo piccino.

Risoluto Vittorio Emanuele I ad abdicare, e mandata ad effetto la sua risoluzione, venne affidata a Carlo Alberto la Reggenza, trovandosi allora Carlo Felice, il nuovo Re, alla Corte di Modena, presso i nipoti. Ma agli eventi che s’imponevano, non ebbe il giovine principe la forza di opporsi, e compromessosi prima dinanzi ai partigiani del Governo assoluto, si disgustò poi i liberali, volendo rattenersi sulla china.

Desolato per l’insuccesso, lasciò il Piemonte per andare a Modena a scolparsi, ma saputo, mentre era in