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Questa è l’attitudine del gabinetto di Vienna. Così ha fatto finire la Casa d’Este......»

E Vittorio Emanuele, appena letta questa lettera, non frappose indugio a rispondere appunto alle richieste del giovinetto e a richiamarlo a Torino. D’altra parte, le risoluzioni del Congresso di Vienna, per principale iniziativa del rappresentante di Francia, furono anch’esse contrarie alle austriache mire, e Carlo Alberto venne riconosciuto come unico erede del Regno di Piemonte, ad esclusione di qualunque altro pretendente.

Venuto indi il principe di Carignano a stare a Torino, qual nipote ed erede del Re, si pensò ad ammogliarlo, e dopo avere egli rifiutate parecchie proposte, scelse da sé Maria Teresa di Toscana, con sommo gradimento del Re e della Regina, e subito si trattò il matrimonio.

Dovendo il principe andare a Roma per visitarvi certi suoi parenti, e conoscere di persona il duca di Genova, che allora si trovava colà, passò da Firenze per vedere la fanciulla.

Egli arrivò quivi il 19 marzo 1817, e la sera appresso vi fu per lui ricevimento al palazzo Pitti, dove fu dal Granduca presentato alle figliuole; e dopo, invitato alla cena di famiglia, posto accanto all’arciduchessa Maria Teresa. Un’altra sera furono al teatro, ed anche allora il principe Sabaudo era vicino ad essa. I giovani si piacquero tanto, e fu tanta la premura, da ambe le parti, di concludere il matrimonio, che fece