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maria teresa d'asburgo 357

monio, che gli sposi avessero figli, e se l’augurò subito appena le fu fatto il ritratto della sposa, e compreso che Carlo Alberto l’amava davvero.

Però, siccome Carlo Alberto era il Dio dei liberali, questi che mal giudicavano la Regina soltanto perchè era di origine austriaca, senza tener conto che gli anni passati in Piemonte, le affezioni ivi incontrate e nate per lei, e lo stesso suo animo nobile e altero, capace di sacrifizi e di sdegni, l’avevano fatta vera e buona piemontese, forse anche italiana, cercarono sempre, pei loro fini, di metterla in diffidenza del principe, riuscendovi a meraviglia, tanto che le ombre, ad onta di tutto, non svanirono mai completamente in lui. Essa ne fu ferita dolorosamente, ma non per questo gli si alienò.

Anzi, ella era così premurosa verso di lui, e lo giudicava tanto meglio del Re, che questi, ad insignirlo nel 1817 del Collare dell’Ordine supremo dell’Annunziata aspettò il giorno di Ognissanti, natalizio di lei, certo di farle così un grato regalo.

Trattenutici forse troppo in queste piccolezze, che però dipingono a perfezione la donna, e gettano un lampo di luce su certi particolari di cui dovrà tener conto la storia, passiamo ora al punto più importante della vita di Maria Teresa, all’abdicazione del Re suo marito.

La Regina, come austriaca, era il capro espiatorio di tutto: per riguardo a Casa Savoia non si voleva attaccare il Re, e di tutto si dava colpa a lei, an-