Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/334

278 le donne di casa savoia

Anna Maria, figlia di Filippo duca d’Orléans, unico fratello di Luigi XIV, non conobbe sua madre, Enrichetta d’Inghilterra, cara e spensierata creatura, dissoluta anzi che no, che brillò per un momento e si estinse; e fu educata dalla matrigna, Elisabetta di Baviera. Questa la trovò piccina di due anni (insieme alla maggior sorella, Maria Luisa, che nel 1679 fu moglie di Carlo II, Re di Spagna), l’amò immensamente, ne ebbe cura speciale e ne formò l’indole e l’educazione in modo mirabile, cosa che non sarebbe certo avvenuta se vi avessero presieduto i genitori.

Anna, buona e dolce, idolatrava la matrigna, che riguardava addirittura come madre, e pianse amaramente a separarsi da lei, e da tutto ciò che la legava alla patria.

Il 7 maggio 1684, Vittorio Amedeo si recò alla frontiera a ricevere la sposa. Egli aveva a quell’epoca diciotto anni precisi, Anna non ne aveva ancora finiti quindici. Essi fecero il loro ingresso in Torino, alle due del mattino del 20 maggio, e vi furono accolti al suono delle campane, allo sparo dei cannoni, con una illuminazione splendida, e dalle clamorose grida di una popolazione entusiasta. — Poco dopo terminate le feste del matrimonio, gli sposi andarono alla Venaria per passarvi l’estate, dove il Duca, tranne le poche corse che faceva a Torino per gli affari, spendeva tutto il resto del suo tempo in caccie e passeggiate con gli amici, trascurando, fino da quei primi giorni, la sua giovine compagna, in un modo atroce.