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usi, costumi così diversi, in mezzo a gente straniera che non la conosce nè comprende, in una famiglia a cui almeno è indifferente, al fianco di un marito che non conosce, e il cui cuore, la mente, il carattere, sono per lei un’incognita.

Adelaide invece pensava a tutto ciò, e pianse molto nel lasciare madre, fratello, sorelle, patria! Le sorelle l’accompagnarono sino a Moncalieri, e lì seguì il doloroso e definitivo distacco.

La Duchessa Cristina, che nella sua vita giovanile erasi mostrata, come sappiamo, talora leggiera, diè ora saggio di grande sagacia, nel fortificare con eletti suggerimenti la figliuola, e nel circondarla di savi ed esperti consiglieri, quali il medico ed il confessore, che dovevano assisterla nella sua vita coniugale.

Nel suo viaggio, Adelaide, finchè il cielo e la favella d’Italia la rallegrarono, fu un poco sollevata, ma cambiato suolo, cambiò anche il suo umore. Nulla curando i luoghi pittoreschi per cui passava, decisa, nella sua cocciutaggine, a trovare tutto brutto e spiacente, non sentiva che il peso degli usi bavaresi, messi in esercizio al confine, e le sue lettere alla famiglia, specie quelle alla sorella Margherita, non furono, da quel momento, che lamentazioni e rimpianti, sebbene il suo viaggio attraverso le città tedesche non riuscisse che una festa continua ed un continuo trionfo.

Il suo primo incontro con lo sposo, principe Ferdinando, avvenne a Kufstein, ove insieme ad altri cavalieri venne a farle omaggio ed a presentarle una let-