Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/215


beatrice di portogallo 173

ordinata, quale era a quei tempi quella di Savoia; ma figliuola della pia Maria di Castiglia, ne seguiva le orme, onde mai non mosse un lamento, e nel talamo e sul trono, che giammai ebbe a contaminare, fu compagna affettuosa al buon Duca fra le strettezze e le angustie che sempre più lo avvolgevano, e con molto senno politico s'intromise nell'amministrazione di un debole Stato che, fortificato poscia per opera di suo figlio, doveva divenire il modello del principato italiano. Le cause delle strettezze di Carlo III, si riscontrano in parte anche nei vari vedovili che gravavano sul Ducato, e dalle strettezze avevano poi origine e causa gli altri mali.

Fin dai primi anni del suo matrimonio assunse Beatrice l'amministrazione degli affari di Stato in un col marito, influendo sempre beneficamente e arditamente ove la sua intromissione si rivelava. I popoli loro erano continuamente angustiati, ora dagli spagnoli, ora dai francesi, che facevano della Savoia e del Piemonte il campo delle loro scaramuccie; ma essi non riuscivano a lenire le loro pene, perchè o non erano ascoltati nelle rimostranze che facevano a Francesco I a Carlo V, o si prometteva loro, e non si mantenevano le promesse. Così, la maggior parte dei mali che sofferse il Ducato sotto Carlo III, sono originati da questi suoi due parenti, che misero indegnamente a contribuzione la sua lealtà e bonarietà, e quanta ne spendesse pel Re di Francia, che era anche il peggiore verso di lui, ne è una prova l'ottenuta liberazione dalla prigionia che in gran parte dovè a lui.