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filiberta di savoia 167

figlio, senza più un affetto intimo e caro in Italia, non rimase quivi a lungo. Il cuore di lei assetato di tenerezza cercò intorno a se un altro cuore che potesse corrisponderle, e si sentì attratta verso la Francia ove viveva sua sorella Luisa. Manifestato a questa, ed al celebre figlio di lei Francesco I, il modesto desiderio della derelitta, fu incoraggiata ad appagarlo, ed in Francia fu ricevuta con grandi onori, e le si diè fino il privilegio, a seconda dei costumi dell'epoca, di liberare condannati tranne il caso di lesa maestà. Dal fratello allora ebbe Malevol ed altri feudi.

Ma quello che essa desiderava, pace cioè ed affetto, non poteva offrirle la Francia immischiata in tante guerre e in tante avventure, né la sorella, animo così differente dal suo, e così dedita ai maneggi politici. Filiberta, che ricca, bella e potente, avrebbe potuto ancora brillare nel mondo, e trovare attrattive alla vita, in quell'ambiente si sentiva invece come spostata. Sentiva che se ella avesse avuto un vero potere, tutto lo avrebbe speso in vantaggio dell'umanità, come unita al suo dolce compagno aveva appena potuto incominciare ; e questo comprendeva ora esserle impossibile.

Perciò abbattuta e delusa, poco sentendosi attratta alle cose terrene, e non approvando tutte le azioni del Re francese, che sì male usava verso il fratel suo Carlo III Duca di Savoia, essa tornò in Italia, tutta dedicandosi a sollevare i poveri e gli infelici.

Presenziò nondimeno nel 1520 il matrimonio del fratello Carlo III con Beatrice di Portogallo, e fu ma-