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162 | le donne di casa savoia |
trattennero circa un mese, eppoi a Firenze con la splendidezza e la vivacità tutte proprie delle feste sotto il bel cielo fiorentino : ma quelle che ordinò a Roma Leone X, per ricevere l'ambita cognata, furono oltre ogni dire sontuose. Scrisse il Bembo, allora segretario del Pontefice, che vi si spesero ben 150.000 ducati d'oro, somma enorme se si considera che le doti cui allora si davano alle principesse reali di Francia, non arrivavano mai a 50,000 ducati ; e fu il primo saggio che diè Leone X per la magnificenza ed il fasto. Ma egli era felice di quel matrimonio, ed orgoglioso di quella principessa, bella, colta e spiritosa, entrata nella sua famiglia, la quale allora allora aveva brillato a Firenze, la città intellettuale per eccellenza, e avrebbe dato per onorarla qualunque tesoro.
A Roma Filiberta non smentì quell'orgoglio pontificio, e fu regina in mezzo ad una corte di uomini sommi, quali Machiavelli, Michelangiolo, Raffaello, il Castiglione, il Bibbiena ; ebbe omaggi e die incoraggiamenti ed aiuti senza fine, e per lei l'Ariosto dettò la più splendida delle sue canzoni, di cui dò qui le due più belle strofe :
"Dio sì leggiadramente ornar ti volle
Perchè ogni donna molle
E facile a piegar nelli vizi empi,
Potesse aver da te lucidi esempi,
Che fra regal delizie in verde etade,
A questo d'ogni mal secolo infetto
Giunta esser può d'un nodo saldo e stretto,
Con somma castità somma beltade. „