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148 | le donne di casa savoia |
giovinetta, tutta occupata a comporre dei versi1,era talmente invasa dalla musa, che di nulla si accorse, o almeno di nulla temè.
Ma questa regale fanciulla, degna per le sue qualità di una gran sorte, non doveva nemmeno essere Regina di Spagna!
Sfuggita alla tempesta, giunta a Madrid, e sposatasi a Giovanni di Castiglia, già pregustava le dolcezze della sua prossima maternità, allorché, prima che compisse un anno dal matrimonio, una fiera malattia le tolse, nel 1497, il marito. E il dolore che essa risentì per questa sventura fu tale, che ebbe una bambina morta, avvenimento che travolse il barlume di speranza che poteva ancor lontanamente brillare per lei e per i suoceri.
Ritornata mesta e desolata nella reggia di Bruxelles, vi scorreva i giorni studiando il passato e pensando all’avvenire, allorché nel 1499, fu richiesta da Filiberto Duca di Savoia, fidanzato invano, come ho scritto altrove, a Yolanda di Savoia sua cugina. Lo sposo aveva ventun’anno, cioè la di lei stessa età; era bellissimo,
giacché é rimasto nella storia col nome di Filiberto il Bello; era stato suo compagno d’infanzia, e Margherita, dopo breve esitazione, accettò una unione che sembrava prometterle, finalmente, lunga felicità.
- ↑ C’è chi dice che scrivesse in versi il suo epitaffio. Altri dicono che scrisse l’epitaffio scherzando, legandoselo al braccio per esser riconosciuta in caso di naufragio. Esso diceva:
Ci git Margot la gentil Demoiselle
Qui a deux maris, et encore est pucelle.