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distrazioni; Margherita d’Austria stette dieci anni, cioè fino al 1493, disponendosi a divenire la Regina di Francia, e ornandosi lo spirito e il cuore di quel cumulo di pregi e di virtù per i quali, in seguito, doveva emergere. Suo padre intanto era stato eletto Imperatore, e lasciando al figlio Filippo il governo della Fiandra, si disponeva ad un secondo matrimonio con Anna di Brettagna, allorché Carlo VIII, sul punto di confermare la loro unione, ruppe alla giovinetta la fede per torre a Massimiliano stesso la fidanzata, e rimandandogli la figlia come un oggetto di cui non si sa più che farsi.

Quell’anima ardente, impetuosa, generosa, come ci viene delineata dagli atti tutti della sua vita, fu così offesa da sì vile procedere, sentì sì vivamente il doppio oltraggio, ad onta della sua tenera età, che da quell’epoca giurò alla Francia e allo sleale suo Re tutto l’odio e il disprezzo di cui era capace, odio che in lei non si estinse più.

Ritirata a Namur, la colta e vivace fanciulla, del cui ingegno e talento tutti parlavano, fu in breve chiesta da Ferdinando e Isabella di Castiglia, per moglie del loro unico figlio Giovanni. Stabilito sollecitamente il matrimonio, con molta soddisfazione di lei, che sentiva sempre aperta la ferita fatta al suo amor proprio dal Re di Francia, s’imbarcò per andare a raggiungere lo sposo a Madrid. Durante il viaggio scoppiò una violenta tempesta, ed il vascello sul quale essa si trovava, fu in serio pericolo di essere sommerso; ma la