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mandò inviati segreti con grosse somme a Francfort, per comprare gli Elettori. Questi erano divisi in due partiti, i quali, dopo molte discussioni, crederono bene venire ad un accordo col nominare Imperatore un terzo, cioè l’Elettore di Sassonia. Ma il nuovo candidato, comprendendo che il fardello sarebbe stato troppo pesante per le sue spalle, perorò per Carlo Re di Spagna, ed esso fu eletto Imperatore il 28 luglio 1519.

Francesco andò in tutte le furie per questa delusione, ma la signora di Chateaubriand, principalmente, riuscì a calmarlo e a ricondurlo ai piaceri abituali. I due rivali però non deponevano completamente le armi, e in silenzio si preparavano alla lotta che doveva durare tutta la loro vita. Il tradimento del Connestabile di Borbone, che abbandonato Francesco si diè a Spagna, fu la scintilla che diè fuoco alle polveri.

La congiura fu scoperta mentre il Re, lasciando di nuovo la madre Reggente, si trovava a Lione, pronto a scendere nuovamente col suo esercito in Italia, per riprendere Milano che gli si era ribellata. Nè a rattenerlo valsero i subbugli interni ed esterni che qua e là scoppiettavano, ne i consigli di sua madre che lo scongiurava di non abbandonare la Francia, che usciva allora da una dannosa crisi, né lo stato della moglie attaccata da una malattia mortale. A sua madre non rispose che decretandole la Reggenza. Sceso in Italia, dopo che egli ebbe presa Milano quasi senza resistenza, essendo questa città decimata dalla peste, de-