Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/141


bona 107

messa fatta a Margherita, figlia di lui, come diremo a suo tempo.

Lodovico trattò questo matrimonio e lo concluse, assegnando alla nipote una ricca dote, sapendo che l’Imperatore scarseggiava a denari; e chiedendo ed ottenendo in ricambio da lui l’investitura per sé del Ducato di Milano, cosa però che pel momento tenne celata.

Il matrimonio di Bianca, che, ad onta di tutto, tranquillizzava non poco l’animo di Bona, ebbe luogo, per procura, il 1° dicembre del 1493, e fu splendidissimo; Bona col figlio Ermes l’accompagnò fino a Como, ove essa s’imbarcò per la nuova patria, dopo avere strettamente abbracciata la madre e mestamente sorriso al fratello, che l’accompagnava, col seguito, fino a Malz. Ad Ala essa si fermò ad attendere lo sposo, ed ivi il matrimonio fu confermato.

Dopo questo acerbo distacco. Bona cadde ammalata, e così stette lungamente, se non pericolosamente, e in questo periodo ella soggiornò alternativamente a Vigevano, Abbiategrasso e Milano, sempre però accuratamente sorvegliata per conto di Lodovico, la qual cosa molto contribuiva a inasprire il suo stato. Di più essa sapeva gravemente ammalato, nel castello di Pavia, Giovanni Galeazzo; e partecipando purtroppo ai sospetti dei più, che tal malattia altro non fosse che un lento veleno propinatogli dallo zio, chiese ed ottenne di poterlo assistere insieme alla nuora.

In questo tempo passò da Pavia Carlo VIII, che intraprendeva allora la sua prima discesa in Italia, ed