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carlotta 89

La derelitta vedova di Carlo VII, che sapeva pur troppo quali amarezze toccano sovente alle mogli dei potenti che amano, non riamate, i loro compagni, comprese subito la situazione della nuora e simpatizzò vivamente con lei. Ma quella dolce corrispondenza, che fece provare a Carlotta sconosciute tenerezze, giacche la madre non l’aveva davvero viziata, non durò a lungo, che la Regina Maria morì in breve, nel 1464. Da allora, più che mai le simpatie dei buoni e degli umili si concentrarono su Carlotta, che personificava sul trono quelle due virtù.

Nello stesso anno, il 15 Maggio, la Regina ebbe a Nogent-le-Roy, durante una sosta fatta in quegli strapazzati viaggi, che Luigi XI intraprendeva, ora per un pellegrinaggio, ora per una caccia, la sua seconda figlia, Giovanna, sposata pochi giorni appresso al Principe Luigi d’Orléans, presuntivo erede della corona, allora in età di due anni, e che, alla morte di Carlo VIII regnò col nome di Luigi XII.

La vita di Carlotta, anche sul trono, non fu davvero ridente; essa non era Regina di Francia che di nome, e perchè si aspettava da lei il futuro Re. Luigi era alieno, anche per carattere, dalle feste e dalle distrazioni, ma quando anche, per politica, ne dava, o ne accettava qualcuna, raramente vi faceva partecipare la Regina, certo per economia, essendo avarissimo, e per gelosia d’influenza. Egli non le lasciava altra soddisfazione che di avere sempre presso di se qualcuno dei suoi parenti, gentilezza anche questa interessata, giac-