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una figura di Davit al chapo della scala del palazo del ducha. Fecie ancora una figura di nostra Donna la quale è in santa Croce sopra il sepulchro di messer Carlo d’Arezo, et fecie ancora il sepulchro di Lorenzo, di Piero, di Giovanni di Cosimo1 della nobilissima famiglia de’ Medici, il quale è in san Lorenzo. Dipinse una tavola che è quella in san Salvi dov’è ’l Christo quando si bateza, et a Vinetia fecie uno cavallo di terra suvi la statua di Bartolomeo da Bergamo per gitarlo di bronzo, cosa bellisima, ma vi s’interpose la morte et non possette finirlo. Fecie molti torsi et molti gietti d’ingniudi ed altro, et questo fu perchè era huomo che si dilettava molto di disegniare.


Michelozo fiorentino.


Fu Michelozo fiorentino non mancho reputato nella architetura che nella schultura et truovasi di sua mano la figura di bronzo di santo Matteo la quale è a Orsanmichele. Fecie il modello della casa de’ Medici et di molti edifiti fuori di Firenze et particularmente della rocha di Raugia2.


  1. Non si comprende se il Gelli attribuisce al Verrocchio la scultura dei sepolcri di Lorenzo fratello di Cosimo detto padre della patria, come di Pietro e di Giovanni figli del medesimo Cosimo. In questo caso avrebbe dovuto scrivere: Fecie ancora i sepulchri di Lorenzo (di Giovanni), di Piero e Giovanni di Cosimo, i quali sono in s. Lorenzo.
  2. La pagina non è terminata di scrivere, e le vite rimangono interrotte.