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e perfettissimamente in Michelagnolo come diremo di sotto, imperò che egli fece il modello del campanile di santa Maria del Fiore et cominciollo, ma nol potè finire interponendosi la morte, nel quale sono di suo mano quelle prime storiette di mezzo rilievo. Finalmente essendo molto stimato et honorato di fuori et in Firenze e fatto cittadino fiorentino, si morì ne 1336 e fu onoratamente seppellito come gl’altri huomini eccellenti nella chiesa cattedrale, et in sua memoria fattovi per le mani di......... la inmagine della sua testa con uno epitaffio che infra le altre cose dica di lui che egli fu il ritrovatore della pittura che era estinta come si è detto più volte di sopra, et lasciò di molti discepoli de’ (1) quali si farà menzione qui di sotto.
Maso sopradetto Giottino.
Giottino, il nome del quale fu Masone, chiamato così per essere stato suo figliuolo adottivo, fu ancora egli maestro excellentissimo. Ecci di suo mano il tabernacolo d’in sulla piazza di santo Spirito et nel chiostro di detta chiesa certi archetti. Ne la chiesa d’Ognisanti un san Cristofano et al lato alla porta una Nunziata. Nel chiostro della chiesa di san Ghallo, che è oggi disfatta, era una pietà che era tenuta cosa maravigliosa, e in santa Maria Novella ne la cappella de’ Giuochi un san Cosimo e Damiano. Dipinse alcune cose nelle Campore fuori di Firenze. Fece in santa Croce la cappella di san Salvestro. Al ponte a Romiti in Valdarno un tabernacolo di nostra Donna, et a Roma nella chiesa di santa Maria Araceli, et nella chiesa di santo Ianni più storie e particularmente la storia di un papa in più quadri.
- ↑ Ms. da.