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con alcuni altri, dove essendo inclinato da la natura a dipignere lasciando stare gl’altri spassi pastorali si separava da gli altri guardiani e tutto ’l giorno su per le lastre con sassi e con carboni e con altro attendeva in quel modo che gli porgeva la natura a dipingere ritraendo pur sempre cose naturali. Ora essendosi egli posto un giorno in su la strada a ritrarre una pecora in su una lastra avenne che passò di quivi Cimabue, il qual tornava da un suo luogho di Mugello, e essendo pittore e veggendo questo fanciullo che con istudio e attenzione grandissima ritraeva questa pecora di sorte che non si accorgeva che Cimabue lo stessi a vedere, quando gli parve ch’egli l’avessi fornita glela chiese che egli gle la mostrassi, al che il fanciullo allegramente con lieta faccia, che era d’aspetto assai grato ancorché egli fussi nato in villa, rispose molto volentieri; il quale disegno considerando molto diligentemente Cimabue e veggendo che in quella era molto più arte che in cosa nessuna che egli avessi ancor mai veduto in pittura, il che gli aveniva per essere ella ritratta di naturale e cavata dal vero, cominciò a considerare lo ingegno grande et lo advedimento che aveva questo fanciullo poi che egli primieramente cominciava a mostrar qual fusse il vero modo di far bene in simile arte, cioè il ritrarre le cose dal naturale, la qual cosa non era ancora da nessuno stata considerata; imperò che allora quando que’ maestri di que’ tempi volevono dipignere o fighure o animali o altro, le facevono con quel modo e con quella maniera ne la quale eglino avevono fatto l’abito senza considerare le naturali. E però, se bene voi avvertite, voi vedrete tutte le fighure di que’ tempi essere quasi un modo medeximo o co’piedi appiccati per lo lungho al muro, o le mani aperte e tutte; simigliarsi nel busto, anzj aver quasi quel medeximo, la qual cosa è drittamente contra la natura, come può bene osservare ciascheduno. Poichè in tanta moltitudine d’uomini che si sono veduti