Pagina:Gelli - Venti vite d'artisti, 1896.djvu/16


— 12 —

questo fa manifestamente fede il banbino fatto di mano di Michelagnolo Buonarroti cittadino fiorentino, il quale essendo ritrovato in un luogho dove era stato sotterrato fu venduto al cardinale di Ferrara, il quale dava molto opera di avere simili cose antiche et belle, per un prezzo grandissimo, il quale era tanto stimato da lui et tenuto in tanta riputazione, che quando e’ mostrava quelle sue antichità a nessuno mostrava utimamente quello per la più bella et più preziosa cosa che egli avessi. E di tutto questo come io vi ò accennato di sopra sono stati principalmente cagione gl’ingegni fiorentini primieramente ritrovando come si è detto la pittura di già perduta, et dipoi trapassando tutti gli altri et di numero di gran lungha e di eccellenza ancora che in simile arte si sono exercitati. La qual cosa non contradirà già mai alcuno che considerrà solamente che Michelagnolo Buonarroti è fiorentino, da il quale oggi non si verghogna alcuno di qual si voglia natione di imparare, anzi vanno oggi i ritratti et i modegli delle sue fighure et delle sue opere per tutto ’l mondo, et molto più sono aprezzati et rittratti et immitate le cose sue che non sono le antiche così nella scultura come nella pittura et nella architettura, nelle quali tre arti è egli passati tutti i moderni et equiparati gl’antichi, che così vo dir per reverenzia ancora che da nessuno di loro si trovi che sia stato in tutta tre eccellente come è egli. Et acciò che voi possiate tutto questo che io v’ò detto più chiaramente vedere, io ò brevemente raccolto la vita et alcune de le opere della maggior parte di quegli che si son in queste arti exercitati, i più de quali et migliori come vedrete sono stati fiorentini, sì che e’ non è maraviglia se oggi in Firenze si ritrovono più cose belle in ciascheduna di queste arti che in qual si voglia altra città del mondo, excetto però Roma, la quale per avere ne’ tempi de la sua grandezza spogliato tutto ’l mondo di cose belle, e per essere oggi più tosto un ricettacolo di