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Libro primo | 29 |
fesa non fu pubblica, acciochè si sappia chi fu, tra l’offeso e l’offensore, quello che abbandonò il campo della cavalleria. E ciò, ben inteso, qualora non si faccia appello alla Corte d’onore permanente, se esiste, o ad una Corte occasionale, nominata conforme è detto all’art. 8 (nota), o al Tribunale ordinario.
Per una stessa offesa e per una stessa vertenza si deve dare e ricevere una soddisfazione sola, o riparazione.
Nota. — Questo principio fu confermato dall’arbitrato del generale Raffaello Reghini (Firenze 10-12-1922) nella vertenza Onori, Lami, Canovai ed altri.
La domanda collettiva di soddisfazione, o di riparazione, deve essere respinta (Châteauvillard, capitolo III, 7°; Bellini, cap. V e VI; Angelini, capitolo II, 3°).
Allorchè la stessa offesa è diretta a più persone (famiglia, associazione o riunione), e queste ne domandino collettivamente o individualmente soddisfazione, la sorte designa quale, tra gli offesi, deve sostenere le ragioni di tutti nella vertenza (così opinarono anche: Viti, art. 11; Angelini, cap. II, 4°).
Nota. — Per sollevare eccezione sulla domanda di soddisfazione è necessario che la domanda sia fatta in nome della collettività e che il richiedente l’avanzi in nome della famiglia, dell’associazione o della riunione. Altrimenti do-