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Libro quinto 263

cede al ferito un doppio lasso di tempo per puntare e far partire il colpo, cioè, venti secondi (Châteauvillard-Gelli-Angelini).

ART. 476.

Se uno dei due combattenti è ferito, o ucciso contrariamente alle regole del duello e alle condizioni stipulate, i testimoni redigono apposito verbale da rimettersi ad una Corte d’onore e alla Procura del Re (Châteauvillard, VI, 20°).

Del duello colla pistola mirando a volontà.

ART. 477.

Il duello a piè fermo, con puntamento ad libitum, differisce di poco dal precedente. Chi dirige lo scontro dà il comando «A loro!» ; e i due campioni armano simultaneamente le pistole.

ART. 478.

Quindi, colui che ha la precedenza nel tiro, punta a suo piacimento contro il nemico e fa partire il colpo quando più gli aggrada. Alla sua volta e similmente si conduce l’avversario.

Nota. — È superfluo dimostrare che questa specie di duello deve considerarsi come eccezionale.

Del duello colla pistola e mirando a tiro simultaneo.

ART. 479.

Per questa specie di duello valgono le stesse regole che governano i precedenti, eccetto lo sparo,