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262 | Codice cavalleresco italiano |
Condotti i duellanti al loro posto, si consegnano loro le armi. Colui che dirige il duello rammenta loro i diritti e gli obblighi e, ritiratosi, dà il comando: «A loro!».
A questo comando, l’offeso, o colui che fu designato dalla sorte a sparare per primo, monterà il cane e verrà alla posizione di puntamento.
Sulla mira non potrà rimanervi oltre i dieci secondi, trascorsi i quali, deve comandarsi l’«Alt!». A questo comando si rivolge la bocca dell’arma verso il suolo e, se anche non fu fatto partire, il colpo viene considerato come fatto.
Anche dopo l’«Alt!», colui che ha tirato, o che doveva tirare, può conservare la sua posizione di punt, con il cane sulla tacca di sicurezza, per evitare che un moto nervoso, o l’emozione, facciano partire il colpo, e immobile, attende lo sparo dell’avversario.
Due testimoni, uno di ciascuna parte, contano i secondi a voce sommessa, sullo stesso orologio. Spirato il tempo concesso per il puntamento, danno simultaneamente il comando «Alt!».
Nella ripresa di duello in seguito a ferita, si con-