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Libro quinto 257

Per introdurre le palle nelle armi la cura non è mai eccessiva, giacchè un colpo, dato con un po’ più di violenza, può influire sfavorevolmente sulla precisione del tiro.

La maniera, poi, di collocare a posto la capsula, ha una importanza anche maggiore che non il caricamento, e quasi tutti i colpi mancati si devono all’applicazione anormale della capsula sul luminello.

Non avevamo, dunque, torto, asserendo che il caricamento delle armi è tra le mansioni più delicate del duello alla pistola. Un colpo di bacchetta di più: alcuni centigrammi in più di polvere: una capsula mal collocata, possono costare la vita a un gentiluomo. Perciò, i testimoni non si assumeranno mai la responsabilità del caricamento e faranno caricare le pistole da un distinto armaiuolo, alla loro presenza, prima di recarsi sul luogo del combattimento: o meglio, conducendolo seco, perchè carichi le armi sul terreno. Ciò è più logico e più pratico.

Collocata a posto la capsula, si farà scattare l’arma, moderando col pollice la discesa del cane per non far succedere lo sparo, e si premerà quindi sulla cresta dell’acciarino, perchè la capsula si adatti meglio al luminello e ne esca l’aria, che, restando tra il luminello e la capsula, spesse volte impedisce l’accensione della carica. Si rialza quindi il cane per fermarlo sulla tacca di sicurezza, se esiste1, altrimenti si lascia abbattuto.

ART. 461.

Prima o dopo il caricamento delle armi, i padrini passeranno un’accurata visita ai duellanti, per accertarsi che non indossano alcuna difesa e li inviteranno a non ritenere nelle tasche il portafoglio, giornali, denaro, orologio, ecc.

  1. Le pistole con la tacca di sicurezza sono sempre da preferirsi.