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224 | Codice cavalleresco italiano |
I testimoni che, durante l’assalto, hanno avuto agio di giudicare con sangue freddo il giuoco dell’avversario, si asterranno dal rilevare al proprio cliente i difetti schermistici del nemico e dal consigliarlo a questa parata o a quell’attacco. Operando altrimenti, mancherebbero alla coscienza e alla lealtà di gentiluomo.
Nota. — Sarà opportuno che i due protagonisti non si allontanino più di otto o dieci metri dalla linea di guardia; possono bensì scambiare qualche parola a mezza voce e con discrezione coi loro testimoni.
Spirato il tempo concesso per il riposo, il direttore del combattimento richiamerà tutti al loro posto, comandando: «Signori, in guardia!». I combattenti ritorneranno sulla linea, dove erano stati collocati in guardia la prima volta e, ripresala, al comando del direttore «A loro!», ricominceranno il combattimento.
La sospensione per ferita non è considerata come riposo, e quindi il duello ricomincerà solo dopo la medicatura e con l’approvazione dei medici, se godono del voto deliberativo.