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trarre magnifici effetti: quale attore, in questa parte, è insuperabile. Fu buon maestro il Reichmann, che però nell’ultimo atto si smania un po’ troppo. Buona la Forster che dovette prendere il posto della Mark, indisposta, ed il Reichenberg (Giustiziere). L’orchestra, diretta dal signor Jahn, come sempre, fu magnifica! Ora abbiamo allo studio Hermehen am Herd, opera nuova di Goldmark e Walther von der VogeLweide di Kauders. Anche di questo riferirò a suo tempo. — d’E. DRESDA, 26 Gennaio. La Walkiria — Concerto Frédéric Lamond — Norvegia. na delle più belle rappresentazioni della stagione fu la Walkiria S datasi giorni sono. Più nobile, più espressiva che mai ne apparve Teresa Malten colla sua voce stupenda e nel suo bellicoso sembiante. La signora Wittich, d’una bellezza antica, un po’ fredda, personifica in Sieglinde l’amore dolce, poi il dolore muto e rassegnato. Magnifico è nella parte di Wotan il signor Perron. Il tenore Anthes si dedica ora al genere wagneriano: gli auguriamo di non affaticare troppo la sua graziosissima voce. La Gismonda di d’Albert non si ripetè molto; si preferisce la Lucrezia Borgia. Vi fosse almeno un buon Gennaro. I concerti si succedono senza tregua. La sala del Musenhaus è ormai letteralmente presa fino al marzo. Come sempre, il pianista Lamovd ha ottenuto un grande successo. Colla sua straordinaria possanza egli soggioga; coll’espressione intensa s’innalza nelle sfere più alte dell’arte e vi trasporta seco. Frédéric Lamond può essere considerato uno dei più grandi pianisti del tempo. Con molta simpatia è stata salutata martedì scorso l’apparizione di una giovine norvegese, Lalla Wiborg, la quale cantò al Gewerbehaus. La sua voce fresca e pura, dal timbro cristallino si troverà però più a suo agio in un vaso meno ampio, che abbia una migliore acustica. La signorina Wiborg, allieva della scuola di canto di Natalie Henisch, si è nell’inverno passato perfezionata alla scuola dell’eminente maestra del nostro Conservatorio, signora Filippi. Oltre diversi pezzi cantati in tedesco ed in italiano, la gentile esordiente cantò in norvegese due Lieder espressamente orchestrati per lei dal compositore Grieg. — Lillian. MONACO, 19 Gennaio. Hoftheater. egli artisti che hanno contribuito alla gloria del nostro Hoftheater V rimangono ben pochi. Kindermann ed altri bravi artisti sono ZiSSç morti; la signora Teresa Weckerlin Vogl ed altre si sono ritirate dalla scena e, mesi sono, anche il signor Eugenio Gura ha presentato le sue dimissioni, ciò che ha messo in grave imbarazzo. Il signor Eugenio Gura ha un figlio, Hermann, che è baritono al teatro Civico di Basilea; ora la Intendenza del nostro teatro lo invitò a dare qualche rappresentazione a Monaco. L’artista, che è molto giovane, aderì all’invito e si produsse nella parte di Cacciatore nell’opera di Kreutzer Bas Nachtlagcr von Granada. Contemporaneamente l’Intendenza dell’Hoftheater invitò anche il padre rinomato dell’artista, che rappresentò due giorni prima la parte di Agamemnone nell’opera Lfigenia in Aulide di Gluck. Queste due recite provocarono un alto interesse. Il padre, che usci vincitore nella gara artistica, superò il figlio nell’arte drammatica e nella tecnica straordinaria della voce. Nondimeno non gli fu possibile celare qualche difetto vocale che gli anni hanno causato. Anzi, tutta la parte di Agamemnone è troppo alta per lui, oltreche è poco adatta a mettere in rilievo le bellezze della sua voce. Il figlio Hermann Gura lo superò in quest’ultimo riguardo. La sua voce, che assomiglia a quella del padre, è fresca assai e ricorda gli anni giovanili di Eugenio Gura. Peccato gli manchi la drammatica e l’arte tecnica del canto.
In occasione dell’anniversario della fondazione dell’Impero Germanico, 18 gennaio, l’Hoftheater diede una rappresentazione straordinaria. Il principe-reggente v’intervenne e, al suo apparire fu salutato da vive ovazioni. La serata incominciò colla Jùbelouver titre (Sinfonia di Giubilo} del maestro Weber, diretta maestrevolmente dal signor Fischer. Seguì un Prologo (poesia) del poeta Monacense Martin Greif, detto dall’attore Lutzenkirchen. Seguì la rappresentazione dell’opera I Maestri cantori di Norimberga di Riccardo Wagner, che provocò un grande entusiasmo nel pubblico accorso numerosissimo al teatro. — Monacensis. MONACO, 25 gennaio. Hoftheater: Marta e Lucia di Lammermoor ’Intendenza dell’Hoftheater continua ad affollare la gran sala conK recite straordinarie rinomati cantanti forestieri. Invitato dalla direzione del teatro il signor Emilio Goetze, cantante da camera, diede due rappresentazioni: Marta, l’opera di Flotow e Lucia di Lammermoor di Donizetti. Questo bravo cantante possiede una voce di tenore di timbro bellissimo, che piace a tutti, perchè è ben nutrita e insinuante. La parte di Lionello gli diede agio di far valere tutte le sue qualità vocali, ma rivelò anche la deficienza dell’arte drammatica che egli trascura di troppo. Il signor Emilio Goetze interrompe spesso le frasi, alterando così il significato dell’interpretazione. La rappresentazione della Lucia di Lammermoor, accolta con grande gioia,, ha suscitato ai critici sentite lagnanze che al nostro Hoftheater l’opera italiana sia un po’ troppo trascurata, lasciando, prevalere solo le opere wagneriane. Lucia di Lammermoor, per esempio, ebbe una sola rappresentazione nel 1893 ed una sola nel 1894. Quella attuale, 23 corrente, hat lasciato molto a desiderare. Una tanta musica in un tanto teatro non meriterebbe maggiori riguardi!... Benché l’opera venisse data stavolta in onore dell’artista forestiero, signor Goetze, l’interprete della Lucia (signorina Bianchi) divenne a poco a poco l’oggetto dell’ammirazione generale. Applausi calorosi salutarono la brava artista al finire d’ogni atto; applausi che condivise col suo Edgardo. Il signor Goetze ei apparirà domenica 26,. sotto le spoglie di Lohengrin. L’Intendenza ha pubblicato in questi giorni il cartellone delle rappresentazioni modello di opere wagneriane che avranno luogo nell’estate ventura al nostro Hoftheater. Per riguardo alle rappresentazioni venture di Bayreuth alle quali prenderanno parte parecchi dei nostri migliori cantanti (signor Vogl, Brucks e. a.), l’Intendenza ha rinunziato a rappresentare leopere promesse dall’Impresa delle Buhnenweih-Festspiele di Bayrenth. Si daranno invece il Fidelio di Beethoven, le Nozze di Figaro e Don Giovanni di Mozart. Delle opere wagneriane avremo Tannhauser (6, 13 agosto, 3, 17 e 29 settembre), Lohengrin (8, 15 e 22 agosto, 5, 19 e 26 settembre), Tristano ed Lsotta (20 agosto, 24 settembre), Rienzi (25 agosto, 8 settembre), IO Olandese volante (27 agosto, io settembre), I Maestri Cantori di Norimbeega (29 agosto, 12 settembre). I prezzi d’ingresso sono gli stessi degli anni passati (20 Mark, 12 Mark 30 Pf. io Mark 30 Pf. e meno). Chi sarà vincitore nella agone artistico fra Bayreuth e Monaco è ancora incerto e si attende l’esito da ogni parte con grande interesse. — Monacensis. COMO. — La nuova operajdel maestro Vincenzo Ferroni, rappresentatasi la sera del 25 corrente al teatro Sociale, ha avuto un lusinghiero successo. La stampa si accorda nel riconoscere nel nuovo spartito pregi di fattura lodevole per quello che riguarda la parte orchestrale, ma trova assai deficiente il libretto; il che ha nociuto assai all’azione e all’efficacia del dramma. Il racconto del Borgia, la serenata, l’intermezzo sinfonico che descrive la sfida di Barletta, il finale dell’atto terzo furono giudicati i pezzi migliori. Eccellente la esecuzione per parte delle signore Busi e Bruno, del. tenore Suagnes, del baritono Salassa e del basso Baldassari. L’orchestra,, benché valorosamente diretta dal bravo maestro Vigna, lasciò alquanto a desiderare; altrettanto i cori. Splendida la messa in scena. In settimana andrà in scena l’opera L Roumakal del maestro Rossi. FOLIGNO, 26 gennaio. — Ieri sera coll’opera Un Ballo in maschera, fu riaperto il teatro Piermarini. L’opera per sè stessa, come tutti sanno, è di quelle che infallibilmenteincontrano il favore del pubblico. E se non mancarono le incertezze inevitabili (?) ad una prima rappresentazione, vi furono però anche spontanei