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SAN FRANCISCO (California), 3 Aprile.


Concerti — Madama Camilla Orso — Monsieur Ovide Musiti — Herr Anton Hekking — Miss Alameda — La prova di un’Opera seria — Metamorfosi musicali — Arrivo di un italiano — La Messa da Requiem di Verdi.

La quaresima ei ha meglio trattati del carnevale, in quanto che fummo visitati, in queste due ultime settimane, da. qualche stella forestiera: Camilla Urso ei diede due concerti interessantissimi. Quella sua arcata maestra, quell’intonazione perfetta, quell’affettuoso sentimento che sempre accompagna ogni frase del pezzo che eseguisce, la rendono, a buon dritto, molto cospicua tra il numero dei più eminenti violinisti.

Un altro divo. nella grande arte di Paganini è venuto ad ammaliarci: Monsieur Ovide Musin, il quale ha ridestato tra noi quell’entusiasmo che tanto spontaneamente seppe provocare qui, or sono due anni. In questo lasso di tempo egli si è fatto anche migliore, e il suo suono è davvero una poetica rivelazione.

Un terzo grande artista ottenne qui un fenomenale successo. Il signor Antonio Hekking, violoncellista olandese, e fenomenale successo ottenne e otterrà ovunque, giacché egli è una di quelle rare individualità superiori a qualunque critica. Dotato d’un macchinismo sorprendente, egli trasfonde tutta l’anima sua a rivelare l’estetica d’ogni pezzo che eseguisce: il suo arco geme, freme, susurra, mentre le agili dita premono le corde, magnetizzando.

Miss Gleson, conosciuta a Milano sotto il nome di Alameda (preso a prestito dalla natia sua terra «Alameda,» nella Contea di San Francisco in California), è arrivata fra noi al suono di gran cassa. Essa diede un concerto, preparato a grandi colpi del suddetto strumento, e nel programma figuravano, tradotte in inglese, le critiche laudatone di vari giornali milanesi (ne ometto il nome per discrezione), le quali ’ dicevano mirabilia del suo bel canto (sic), della sua bella voce (sic), del suo gran talento (sic). Ma via, e sia detto ad onore della verità; per essere qui confinati lungi dai grandi centri artistici, non è poi ragione si debba ingoiarci certe carote, così, tutte di un pezzo, come ei vengono ammannite. Bref, Miss Alameda non piacque; e non c’è poi bisogno di essere un Rossini per capire che essa ha una di quelle voci americane, stridule quanto il fischietto d’una locomotiva, prive di ogni accento o colore musicale. Ci cantò l’aria di Bizet, nei Pescatori di Perle, che trovo male a proposito per un gran soprano che vuol far pompa di chirichichi, e ce la cantò con limitatissimo garbo e assai poca scuola.

A rompere la monotonia dei concerti, giunse, dal Messico, la compagnia d’opera spagnuola, impresa Cantellis; rappresentò un nucleo di Zarzuelas bastantemente divertenti, al teatro Bush. Una bella sera me n’andai in teatro per sentire l’annunciato Campanone del maestro Mazza e rimasi mistificato, gradevolmente però, quando invece udii la graziosissima e spontanea musica della Prova di un’Opera seria, di Ricci, la quale fece andare tutti in visibilio, tanto da costringere l’Impresa a far ripetere lo spartito per ben sei sere 1. Ora sembrerebbe che il Mazza abbia adottato questo gioiello d’opera buffa per la scena spagnuola, ma per quanto io mi sia provato di capire qual genere di trasformazione egli avesse fatto subire allo spartito del Ricci, per poi firmarlo col nome suo, non potei venire ad altra conclusione che il Mazza si sia, fortunatamente, contentato di tradurre il testo, lasciare i recitativi e battezzarla Campanone.

Intanto ecco un bel lavoro italiano che gira il mondo sotto altro nome, sotto altra bandiera! E non è questo il solo esempio di strana metamorfosi, per non dir altro, sofferto dalla musica italiana: certe edizioni tedesche e americane sono lì per dirvi che cinicamente si stampano i lavori di Scarlatti con tanto di ritratto e nome di Von Bülow, solo perchè ei li suona, ond’è che molti credono la Fuga del Gatto, lo Scherzo in Fa, ecc., essere roba tedesca! Troverete pure la famosa Gavotta del Lulli (generalmente scritto Lully) sotto il nome di Brahms; Padre Martini, Pergolesi, Boccherini col nome di Joseffy, Dulcken, ecc., ed il Gradus di Clementi, dopo di avere servito a cento pretenziosi tedeschi per fare un nuovo Metodo per Pianoforte (!), ora si stampa sfacciatamente col nome di Tausig, che lo ha mutilato di più della metà, come se poi certi esercizi a mano salda non giovassero alla formazione di un bel tocco e gli esempi di preludi, fughe e canoni non facilitassero a chiunque lo studio di Bach, Beethoven, Scarlatti ed altri. Insomma, si sta cercando di cancellare il nome italiano da quell’arte che gl’italiani hanno insegnato al mondo intero...

Dall’Australia arrivò e prese stanza tra noi un certo signor Faustino Ziiiani per dare lezioni di canto. La bella raccomandazione di essere già stato professore di canto al Conservatorio di Milano, come ho letto in parecchi giornali, mi fa credere alla sua abilità, e in questo caso le lezioni pioveranno 2.

Per Pasqua avremo dei concerti, i quali promettono di fare epoca. L’impresario De Vivo ei porterà la rinomata signora Albani; si può dunque presagire un avvenimento artistico, tanto più che con essa verrà pure il signor Bevignani, nome anche questo caro all’arte italiana.

Si dice che la Società «Haydn e Handel» diretta dall’inglese M.r Sterard, darà fra poco la Messa da Requiem di Verdi.

La Messa si darà, ma sarà poi quella di Verdi?... — R. A. Look.


REBUS


CCE

SSO

sssss s s s s ma

(Massimiliano Sartore).


Quattro fra gli abbonati che invieranno l’esatta spiegazione, estratti a sorte, avranno cadauno in dono musica da sciegliersi fra tutte le Edizioni Ricordi e Lucca, per un importo non eccedente il prezzo marcato di lordi Fr. 4, o netti Fr. 2.

Nell’inviare la soluzione si deve in pari tempo indicare qual’è la musica che si desidera in dono; senza di che non si terrà conto della spiegazione inviata.

SPIEGAZIONE DELLA BIZZARRIA A SORPRESA DEL N. 15:

Fu spiegata esattamente dai signori: E. Ricchiardi, R. Zuin, F. Piazzi, M. Vezzani, E. Bassano, U. Nordio, G. Pagani, G. Da Ponte, A. Albertini.

Estratti a sorte quattro nomi, riuscirono premiati i signori:

U. Nordio, R. Zuin, G. Da Ponte, M. Vezzani.


OmessI: dell’Anagramma del N. 8: A. Albertini, G. Da Ponte P. B. Marconi e del Rebus del N. 14: G. C. Serafini.

(1) Il Vascello Fantasma. (2) I Maestri Cantori di Norimberga.

Editori-Proprietari G. RICORDI & C.

Brambilla Achille, gerente.

R. Stabilimento G. Ricordi & C.

  1. (1) In America si suol cambiare d’opera tutte le sere ma, viceversa poi, una commediola qualunque si regge fin’anco un mese. (Nota, della Redazione).
  2. (i) Vedi in proposito alla Rinfusa del N.° 16 della Gazzetta Musicale del 21 aprile corrente. (Nota della Redazione).