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Gazzetta Musicale di Milano |
La Casa Editrice G. Ricordi & C. ha dato commissione di un’altra opera al maestro Giacomo Puccini.
ALLA RINFUSA
★ A Potsdam (Berlino) verrà eretto un Concerthaus (sala per concerti), la cui direzione musicale fu assunta dal professore Michele Vitucci, attuale maestro dei cori dell’opera al teatro Kroll di Berlino. In questo stabilimento avranno luogo esecuzioni musicali simili a quelle della Philharmonie di Berlino.
★ Al teatro tedesco di Praga andò in scena per la prima volta, il 14 di questo mese, una nuova operetta, Der Fuchsmajor, libretto di Otto Weiss e F. Mamroth, musica di Sigismondo Bachrich, tutti autori viennesi. Questa novità fu accolta con molti applausi e il compositore venne chiamato ad ogni atto insieme agli artisti.
★ La compagnia del Carl-Theater di Vienna rappresentò al teatro tedesco di Pest, per la prima volta, l’operetta Ein Deutschmeister di Ziehrer, ed ebbe favorevole incontro.
★ Una pubblicazione interessante per violinisti e fabbricatori d’istrumenti è il foglio edito a Lipsia da A. Payne: Sviluppo della costruzione dei violini in Italia, che in forma di un albero genealogico presenta l’origine del primo violino, come pure il perfezionamento di questo istrumento per mezzo dei grandi maestri Amati, Stradivari e Guarneri. Il foglio espone circa 160 fabbricatori d’istrumenti cogli anni della loro attività e forma un bell’ornamento da sala per chiunque s’interessi del violino. I dodici ritratti-medaglioni, che si trovano in margine, come Spohr, De Bériot, Ernst e specialmente Molique, il cui ritratto era finora affatto sconosciuto, sono pure interessanti per il violinista.
★ Il dott. Guido Adler, professore all’Università tedesca di Praga, ha scoperto, in possesso di uno studente, signor Emilio Bezecny in Praga, un pacchetto di parti manoscritte d’orchestra colla soprascritta: Concerto in Re maggiore per pianoforte con orchestra di L. v. Beethoven, e ne trovò la parte di pianoforte presso il fratello del suddetto, barone Giuseppe de Bezecny. L’opera data probabilmente dalla giovinezza di Beethoven, forse a venti anni, e dicesi che porti l’impronta della musica per pianoforte di Haydn-Mozart. Sfortunatamente non contiene che il primo tempo, e questi dovevasi eseguire per la prima volta, negli ultimi giorni scorsi, ai Concerti filarmonici a Vienna.
★ Il Quartetto vocale austriaco delle dame Tschampa, che ultimamente cantò con molto successo a Kònigsberg, Brunswick, Wiesbaden e Francoforte s. M., terminò il suo giro artistico invernale, di oltre 50 concerti, facendosi udire a Colonia con entusiastici applausi.
★ All' Adunanza degli artisti di musica tedeschi, che avrà luogo a Wiesbaden dal 27 al 30 giugno prossimo, verranno eseguite le seguenti composizioni: Requiem tedesco di Giovanni Brahms; L'Infanzia di Cristo di Berlioz; La Cena degli Apostoli di Wagner; Dall'Italia, fantasia sinfonica di Riccardo Strauss; Variazioni per violino ed orchestra di Giuseppe Joachim; Burleske per pianoforte ed orchestra di Riccardo Strauss.
★ Dal io al 15 di settembre si riunirà in Bressanone (Tirolo) l’assemblea generale del Cecilienverein tedesco che tanta parte ha avuto nella restaurazione della vera musica sacra in Germania, nella Svizzera ed in Austria.
Dicesi anche che in quest’anno arriverà a Padova una riunione dei Ceciliani d’Italia, allo scopo di far risorgere fiorente l'Associazione italiana di S. Cecilia, e di studiare i mezzi onde rendere sempre più attiva la riforma della musica sacra nella patria di Palestrina.
★ Dai fogli esteri si apprende quante feste raccolga in vari concerti nelle principali città del Belgio, il valente compositore italiano prof. Ragghianti col suo grande Concerto per violino ed orchestra, pezzo che, come è noto, gli fruttò al Conservatorio di Liegi la laurea di professore. Noi lieti dei successi di un italiano all’estero, nutriamo però la speranza che sarà dato presto anche a noi di conoscere cotesto bellissimo Concerto.
★ Fra le curiosità musicali dell’Esposizione di Parigi, annoverasi sin d’ora, e sarà indubbiamente ammirato, un coro «finnico» composto di cento giovani musicisti scandinavi, sotto la direzione del signor Gesta Sohlstroem, dottore in filosofia (?). Cantano, si dice, meravigliosamente, ed in Russia, come nella Scandinavia, godono di una grande popolarità. Lo Czar e la Czarina li hanno presi sotto la loro particolare protezione. La musica ch’essi cantano è tutta allegra.
★ Assicurasi che a Parigi, in occasione dell’Esposizione, verrà costrutto un teatro in quaranta giorni, che avrà nome «Teatro del Centenario.» Costrutto in legno e ferro, non avrà vita che per un anno e mezzo al più. Avrà la forma di anfiteatro, e sarà anzi a gradinate, su cui troveranno posto 2000 persone (non gran cosa, ci pare). I lavori dovrebbero cominciare da domani, e si continueranno anche di notte, alla luce elettrica. Un particolare curiosissimo della faccenda, è che, per viemmeglio animare e tener desti gli operai, un’orchestrina ad hoc suonerà per tre ore filate motivi popolari ed arie patriottiche. Non c’è dubbio che gli operai si divertiranno mezzomondo; quanto ai «dormienti» delle vicine case, non avranno, forse, l’istesso godimento.
L’idea, bizzarra, è però allegramente pratica, e vuole essere applaudita.
★ Quel tale americano che, come abbiamo narrato a suo tempo, ha fatto un racconto spaventevole della sorte che corrono a Milano le giovani americane che qui vengono per dedicarsi all’arte della musica, speriamo sarà informato di ciò che accadde or non è molto a Berlino, f altra delle Mecche musicali. Colà una fanciulla americana, del New Hampshire — illusa come tante sue pari — s’è uccisa, annegandosi nel fiume. In America le avevano fatto credere mari e monti di gloria; Berlino avrebbe compiuta quell’educazione musicale per la quale la giovanetta già rivelava portenti. Entrò nella Reale Accademia di musica (leggi Conservatorio), si senti dire che valeva un fico 5 secco, che l’avevano ingannata, ed essa n’ebbe spezzato il cuore. Questo luttuoso accidente ha poi messo in luce che nella metropoli tedesca ei sono dei «professori» che sanno farsi pagare dai 20 ai 25 franchi per lezione, mettendo in conto anche le lezioni che l’allievo o l’allieva non abbiano preso, ma che avrebbe dovuto prendere. Vero è che non eccedono in complimenti: se chi studia non rivela le requisite qualità, glielo dicono sul muso, senza reticenze.
L’infelice giovanetta sacrificatasi, chiamavasi Elena Buttrock.