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Il signor Cesi si ricordi che il pubblico milanese non ha preso commiato da lui, ma ha voluto coi suoi sinceri applausi esprimergli il vivissimo desiderio ch’egli nutre di rivederlo tra breve. L’arte non conosce nazionalità; ma se l’artista è nostro, ch’egli sia doppiamente il benvenuto! — Il Misovulgo. CONCERTI DI LUISA COGNETTI A TREVISO E TORINO a giovane e gentile pianista — dopo i trionfi milanesi — nell’intervallo di pochi giorni ne ha riportati altri due, con una serenità, una sicurezza meravigliose: a Treviso il 19 — a Torino il 25 corrente. — La Gaietta di Treviso dedica al concerto Cognetti due colonne fitte, dicendo, fra l’altre cose, che il Casino non capiva più la folla accorsa, e che l’avvenimento artistico lascierà lunga e gradita memoria. Nei giudizi, del resto, pare si riporti a quanto già ebbero a dire la Gaietta Musicale ed altri giornali cittadini. Al concerto trevisano assisteva anche il conte Contin di Castelseprio, presidente del Liceo Benedetto Marcello. ‘ Le feste, le acclamazioni, le dimostrazioni di simpatia e di ammirazione fatte alla Luisa Cognetti sono indescrivibili. La Presidenza del Casino ha persino voluto la esimia artista a cena, e fu un simposio de’ più simpatici. L’Ouverture d’Egmont — Du bist die Ruhe — ■ Auf dem Wasser gii singen — lo Studio in do maggiore — Notturno — Polacca — Bercés par les vagues — i Patineurs, ecc., ecc., ebbero nella Cognetti l’applaudita e sorprendente interprete cosi apprezzata testé dai Milanesi. Del concerto dato all’Alfieri di Torino, al quale assistevano le LL. AA. RR. le Duchesse di Genova,.la Gaietta Piemontese fa parlare lungamente l’arguto e competente suo critico musicale — Valetta. La signora Antonietta Fricci — nome troppo noto nel mondo lirico — ha prestata la sua cooperazione pel complemento del concerto Cognetti, e lo fece da quell’artista somma che essa è. Anche in questo concerto, la giovane e nervosa pianista non ha fatto che ripetersi per bravura, sentimento e prodigiosa sicurezza. Riportando un brano della Gaietta Piemontese, il Valetta dice che la Cognetti provò una volta di più quelle sue qualità di interprete veramente poco ordinaria dei generi più diversi,. da Bach ai modernissimi, la versatilità del suo talento, lo studio indefesso mediante il quale la tastiera non solo non ha più segreti, ma fa di continuo atto di assoluta sudditanza. Parve a tutti che, poiché dal lato della forza la Cognetti non aveva progressi a fare, essa ha molto progredito dal lato della sicurezza, della esattezza, della quadratura e da quello della serietà dello stile; il concerto di ieri, nella breve parte arcaica ed in senso stretto classica, riuscì particolarmente interessante, in quella romantica copiosa e di molta modernità, trascinò l’uditorio alle più sincere e calorose ovazioni. Prima ancora che il concerto finisse, le Reali Duchesse vollero personalmente congratularsi colla esimia giovane — e lo fecero con ogni dimostrazione di cordialità e simpatia. ★ Leggiamo nel Progresso Italo Americano di Nuova-York, del 16 corrente: «Sotto gli auspici e la direzione di distinti professori di musica nostri connazionali, si è istituita in questa città una Società Musicale al nome del nostro più grande maestro vivente, Giuseppe Verdi (Ver di’s Society). «L’orchestra è piccola, ma organizzata magnificamente.» ★ Il valzer Nerina, del signor Vitali, pubblicato testé dalla Casa Ricordi, verrà quanto prima eseguito al Casino dell’Unione di Napoli. 11 Vitali, già valente allievo di quel Conservatorio, riceve dalla stampa locale parole di assai lusinghiero incoraggiamento, comecché questo valzer lasci travedere nel colto ingegno dell’autore serie cognizioni musicali. ★ La Gaietta dei Teatri regala a’ suoi abbonati un voluminoso e pregevole fascicolo — supplemento straordinario, nel quale, sotto il titolo di L’anno artistico 1884, tutta una ordinata rubrica degli avvenimenti svariatissmi, nomi, date, ecc., ecc., che hanno fatto epoca nell’anno spirato. ★ Uno che s’investe della sua parte. Al teatro delle Folies Dramatiques, di Parigi, il tenore Michot — che canta nell’operetta I tre piccoli moschettieri — simulando un duello mortale col baritono Montaubry, con un colpo di spada gli trapassò la mano, ferendolo gravemente anche al petto! Alla larga. Troppa... verità. ★ A Pietroburgo, rappresentandosi la commedia Una notte a Sorrento, il celebre Cotogni vi ha fatto la parte del Cantore napolitano cantando una Serenata del maestro Drigo. E vi ha fatto furore. ★ Si annuncia da Vienna la prossima rappresentazione, al teatro dell’Opera Imperiale, di un’opera nuova, Antonio e Cleopatra. L’ha scritta il conte Vittenstéin, che è cognato del principe Hohenlohe. ★ L’autorevole Ménestrel dedica all’Almanacco Musicale Ricordi un assai lusinghiero entrefilet, del quale gli siamo grati — e descrivendo la pubblicazione, dice che è fatta pour rejouir les yeux autant que les oreilles. ★ La Revue Wagnerienne di cui abbiam già annunciata la fondazione — uscirà l’8 febbraio prossimo. È diretta dal collaboratore del Progrès Artistique, Edoardo Dujardin. La pubblicazione è consacrata allo studio ed alla storia dell’opera di Riccardo Wagner. ★ Arditi — quello del Bacio — ha ricevuto piacevoli segni di deferenza affettuosa da due dive: la Patti e la Scalchi. A capo d’anno il fortunato conductor della compagnia del Mapleson s’è visto presentare — dalla prima diva — un «terzetto» di bottoncini da camicia, stupendi: cioè, un brillante, un rubino ed uno smeraldo, raffiguranti i colori dell’itala bandiera. Dalla seconda diva, un a solo, vale a dire una splendida spilla da cravatta, fatta di un enorme rubino contornato da brillanti. L’American Journal, parlando bene di Arditi, dice le solite americane trivialità sulla sua testa calva, sull’aglio e sui maccheroni del paese natio. Libertà per tutti — però — in fatto di parole... e specialmente di sciocchezze! ★ A Racine, nel Wis (America), il 28 dicembre il Black Hotel ed annessa Opera House andarono arsi fino alle fondamenta. Gli inquilini scapparono in camicia, lasciando preda alle fiamme effetti di vestiario, valori, gioie, ecc. Diverse persone perirono dell’orribile morte. L’edificio era di sei piani. Costò 100,000 dollari, ed era assicurato per 50,000. Catastrofe completa. ★ Il Tribunale della Senna ha posto in vendita la casa in Parigi e la villa a Chaton, di proprietà della Judic — per il complessivo valore di L. 300,000. Nella sala dell’asta pubblica, affollata di compratori, c’era... la stessa Judic che desiderava ricomperare i suoi stabili. I concorrenti, cavalieri come gli omonimi del tempo andato, si astennero tutti in massa dal fare offerte. Per cui, le proprietà furono aggiudicate alla Judic per L. 300,000 e centesimi cinquanta. ★ Jenò Hubay, professore del Conservatorio di Brusselle, deve aver dato o darà un concerto ad Aix-la-Chapelle (Acquisgrana). In quel concerto son compresi il Concertstück di Bazzini e le scene della Ciarda, sua composizione — lavori che, eseguiti dal Hubay a Parigi, ebbero un successo grandissimo. A proposito di Hubay, lo avremo presto in Italia — cioè nell’imminente febbraio — e darà concerti nelle principali città. Charles Darcours del Figaro dice mirabilia del professore Hubay. Noi saremo lietissimi di vedere confermata la sua fama nel paese musicale per eccellenza — checché ne dicano certi italianofobi. ★ E a Nizza il cav. Casella — noto violoncellista:— reduce dai trionfi di Parigi. Darà un concerto che è aspettatissimo. ★ V Ammoniaphone — ovvero la famosa bottiglia Caria italiana, è all’ordine del giorno in Inghilterra. Già ne abbiamo parlato il mese scorso, e non si tratta di una burletta. Il dott. Muffat ha proprio avuto un gran successo (tra parentesi il dott. Muffat è cugino del celebre missionario d’ugual nome). La composizione chimica che deve ridurre le ligule umane albionesi pari a quelle dei cantanti italiani, è vendibile alla Medicai Battery Co., 205, Regent Street Londra — e costa 20 scellini. E così constatato che la balsamica e generosa aria della Sunny land, ha sola il potere delle rinomate voci così ricercate nel «bel paese.» Quistione di fede. Intanto, già si veggono gli avvisi nei giornali musicali, con tanto di cliché illustrativo. 47