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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 85 gnor Goss, il quale compose il Te Deum e un Inno per l’occasione. Le composizioni del Goss parea che avessero data soddisfazione generale, ma dal seguente estratto d’un articolo risulta che l’opinione dell’uditorio non è quella del Times. Il Times scrive: «Il servizio non fu troppo lungo, ma quando il mondo ha tanti abili compositori di musica sacra, perchè esser condannati, nell’occasione di una solennità di Stato grande senza pari, alle composizioni ufficiali dell’organista di S. Paolo? I Te Deum ufficiali sono fuori luogo quanto le odi ufficiali del poeta laureato Pye, che ne scriveva due per anno sopra Giorgio III. L’inno alla fine del servizio fu un po’ più d’effetto della musica che lo precedette, poiché la congregazione avendo le parole e conoscendone l’aria prese parte in esso fino a un certo punto. Ma in un edilìzio sì vasto non poteva essere apprezzata che musica famigliare.» Io non ho bisogno di dirvi che in questo caso almeno i giudizj del primo giornale del mondo lasciano molto a desiderare! Quelli fra i concerti della settimana, che sono principalmente degni di nota, sono due «concerti popolari» in St. James’s Hall: il primo di tre concerti di musica moderna da camera nella sala di Hannover Square; e il primo di una nuova serie di concerti in St. Géorge’s Hall sotto la direzione del maestro Wilhelm Ganz. Se vi dicessi che la musica italiana ha brillato in questi concerti, direi cosa non vera. Gli egregi promotori sono del tipo classico, e cercano il classico non in Italia, dov’è riconosciuto e apprezzato, e di dove si fa apprezzare universalmente, ma preferiscono cercarlo in Germania tra i più oscuri archivi musicali. Come sapete benissimo, gl’Inglesi sono buona gente, e sono sempre soddisfatti appieno, allorquando è dato loro d’ascoltare musica filosofica, che altri chiamano «classica», e ch’essi accettano ingenuamente come tale. La musica italiana, dicono, parla al cuore, mentre la tedesca s’indirizza alla mente; e gl’Inglesi, che da veri uomini pratici vogliono che la mente domini il cuore, preferiscono la seconda alla prima, sebbene la prima li diletti, e la seconda li faccia dormire! Però il maestro Ganz promette nel prossimo concerto, fra le altre belle cose, tre canzoni, inedite ancora, di Rossini. È nell’ultimo concerto di questo giovine maestro che la signora Camilla Urso ha fatto la sua prima comparsa questa stagione, come violinista, ed ha riportato uno splendido trionfo. Un trionfo tale che un giornale osserva nella sua piena soddisfazione che la signora Urso tocca il suo istrumento con tal maestria da far perdere ogni vestigio del sesso al quale appartiene, quasi fosse la sola donna violinista di gran merito. Il Musical Standard accenna a una proposta, che sarebbe stata fatta, di dare il nome del Verdi al massimo Teatro di Milano, e posso dire del mondo; ma io non so credere che T illustre autore dell’Aida vorrà permettere che il suo nome venga sostituito a un nome popolare in ogni angolo della terra. Tutti conoscono il teatro La Scala; e certo non tutti si rassegneranno a chiamarlo teatro Verdi. Il mondo, è vero, ai giorni d’oggi cammina a passi di gigante, ma le tradizioni rimangono e forse più scolpite che mai col volger degli anni. Una necessità da lungo tempo sentita era la formazione di una società letteraria e artistica per T avanzamento delle arti e per la protezione degl’interessi degli artisti e letterati inglesi. Ora è annunziato che simile società è in corso di formazione,. e il programma sarà pubblicato tra pochi giorni. Annesso a questo progetto è quello d’istituire un fondo artistico d’assicurazione con un capitale di lire sterline 250,000. I premi chè saranno pagati per T assicurazione d’opere d’arte sono per ottener compenso per le stesse in caso di perdita o guasto durante l’epoca, in cui sono esposte. I progetti sono eccellenti, e senza dubbio incontreranno generale favore presso coloro sopratutto cui riguardano più da vicino. ■G. J REGGIO (Emilia). Al teatro Groppi fu rappresentata la Linda di Chamounix di Donizetti con esito lietissimo. L’esecuzione fu piuttosto buona; ebbero applausi meritati la signora Munari-Cosmi. il basso comico Galli, il tenore Clementi e il basso Mola. Discreto il baritono Giurami. TRIESTE. Ci scrivono: Le rappresentazioni della Dinorah, andata in scena con esito lieto giorni sono, proseguono con successo sempre crescente. Emergono la signora De Murska che è cantante di raro merito, il tenore Minetti, che in questa opera non teme confronti, e il baritono Mottmo, che, guarito da una lieve indisposizione della prima sera, si fa applaudire vivamente, in special modo alla romanza dell’ultimo atto. BRUXELLES. La Società di musica si propone di eseguire al teatro la Monnaie, nella prima quindicina d’aprile, l’Elia di Mendelssohn. Il Guide Musical, che dà questa notizia, pronostica un successo straordinario, a giudicare da alcuni pezzi della stessa opera eseguiti testé dalla stessa Società, e soggiunge: «E meraviglioso il vedere con quale coscienza, con qual brio e con qual grazia le nostre signore dilettanti interpretano questa musica severa e magistrale che esige studi lunghi, pazienti ed aridi. >• In Italia non si ha alcuna idea di società musicali di questa natura, nè di signore dilettanti così appassionate e così arrendevoli. ANVERSA. La compagnia italiana diretta dal Pollini eseguì F Otello, ma non ottenne grandi trionfi. Tranne i conjugi Padilla, che sono due elettissimi artisti, gli altri esecutori furono trovati mediocri. I prezzi d’ingresso erano stati raddoppiati e l’introito passò le 5000 lire. LIEGI. Al teatro Reale ebbe buon esito una nuova opera comica in un atto: La Meunière de Saventhem. La musica del signor Michel non manca d’idee melodiche, ma è però scucita e rivela un principiante poco dotto delF istrumentazione e inesperto nell’adoperare le proprie fantasie. Ebbe applausi d’incoraggiamento. WEIMAR. La rappresentazione dei Nibelungen del maestro Ed. Lassen, fu un trionfo. Il compositore ebbe applausi e chiamate in gran numero. La musica dei Nibelungen farà il giro della Germania se i pronostici dei giornali non fallano. MADRID. La Dinorah fu eseguita stupendamente al Regio Coliseo dalla signora Ortolani, da Tiberini e dal basso Petit. Ottima l’orchestra. NUOVA-YORK. N Eco d’Italia del 21 Febbraio scrive:» Sabato sera all’Accademia di Musica presero parte nel Fra Diavolo le signore Van Zandt e Seguin, con un successo felice che divisero con Campbell e Hall. Il protagonista, signor Santley, fu obbligato di ripetere molti pezzi. Il perfetto affiatamento dell’orchestra e dei cori, e la decorosa messa in iscena, fecero del Fra Diavolo una superba rappresentazione.» — Il 4 corrente doveva incominciare il corso delle sue rappresentazioni la compagnia d’opera italiana di Max Strakosh, col Faust, in cui la Nilsson doveva fare la parte di Margherita. CADICE. La compagnia di Zarzuela iniziò felicemente il corso delle sue rappresentazioni: EI toglie de animas, nuova zarzuela, contiene bellissima musica, e fu assai applaudita. (Rimandiamo al prossimo numero la corrispondenza di Berlino giuntaci in ritardo )