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il Rebus, estratti a Quattro degli abbonati che spiegheranno SPIEGAZIONE DEL REBUS DEL NUMERO 6. Falsa novella fa più danni di moneta falsa NOTIZIE ESTERE Editore-Proprietario, TITO DI GIO. RICORDI. Oggioni Giuseppe^ gerente. Tipi Ricordi — Carta Jacob. 68 GAZZETTA. MUSICALE DI MILANO BRUXELLES. All’Alcazar fu ben accolta un’operetta comica in un atto, col titolo: L’Amour et son hôte. La musica è del signor de Hartog. BARCELLONA. Al teatro del Circo l’ultima opera della stagione fu La Favorita, interpretata dalla signora Marietti e dai signori Conti, Moragas e Padovani. Tutti questi artisti ebbero applausi; i cori e l’orchestra eccellenti. — Il tenore Steger si presentò nel teatro del Liceo nella parte di Eleazar dell’Ebrea, ed ebbe accoglienze entusiastiche. Gli altri esecutori erano le signore Castelli e Fitè-Goula, il basso Merly, e il tenore Maglioni; salvo quest’ultimo, che era indisposto, tutti ebbero festose accoglienze. L’orchestra sicura; i cori tentennanti. GAND. Il Freischütz di Weber, che da gran tempo non era stato eseguito, fu riprodotto a beneficio del direttore d’orchestra Jahn. L’esecuzione fu assai lontana dall’eccellenza. VALENZA (Spagna). La seconda stagione lirica fu inaugurata colla Lucia, stupendamente eseguita dalla signora Tortolini, dal tenore Zaccometti, dal baritono Mazzoli e dal basso Capriles. Buoni i cori, ottima l’orchestra diretta dal maestro Dall’Argine. NUOVA-YORK. L’Eco d’Italia del 7 scrive: • «Lunedì sera nel Ballo in maschera la signora Parepa-Rosa ha pienamente giustificato la fama che gode. — Il numeroso pubblico accorso allo spettacolo l’applaudì con entusiasmo, nè sapremmo invero dire dove siasi meglio distinta: giacché sia nel duetto con Lirica, che nella romanza, nel duetto e terzetto del secondo atto e nella preghiera del terzo, dimostrò azione notile e corretta, e quella solita ammirabile voce. E piaciuta molto la signora Van Zandt nella sua parte di Paggio, che ha cantata con brio e disinvoltura; passabilmente il signor Cook; splendida la messa in iscena, ed ottimamente diretta l’orchestra. «— Milano. Martedì sera partì per Genova il maestro Verdi colla sua signora. Il grande maestro porta con sè le più grate impressioni per le commoventi testimonianze d’affetto e di stima ricevute dal pubblico milanese: il completo successo dell’Aida fu per lui una delle più belle soddisfazioni della sua carriera, seminata di continui trionfi. Alcuni giornali annunziano che, come si è fatto pel Lohengrin, così si daranno a Firenze cinque straordinarie rappresentazioni Aida. Questa notizia è completamente falsa, non essendosi neppur tenuta parola di un simile progetto impossibile a realizzarsi per ragioni d’arte e di convenienza. Non è nemmeno vero che la stessa opera si debba rappresentare a Bologna nel prossimo autunno. L’Aida verrà riprodotta in primavera a Parma, ed in estate a Padova: molti altri teatri hanno fatto domande, ma nessuno può per ora offrire serie garanzie di buona esecuzione artistica, sia dallato degli artisti di canto, che dal lato delle masse corali ed istrumentali. — Firenze. Scrive il Boccherini: — Corre voce che la Società filarmonica, che si fuse già con quella di Mutuo Soccorso, voglia associarsi ancora alla Società Orfeo. Speriamo che da tutte queste fusioni venga fuori un poco di buona musica che non sentiamo da tanto tempo. — Reggio (Emilia). Le sale della Società Filarmonica, chiuse finora, si riaprirono il 21 corrente, con un concerto, che riuscì splendido. Vi presero parte il bravo clarinettista prof. Weiss-Busoni. che eseguì stupendamente 4 pezzi, il pianista Ficcarelli, e il tenore Guicciardi. Vi furono applausi a tutti. — Forlì. Ci scrivono: «Poche parole per rendervi conto del concerto dato la sera di giovedì 8 corrente nel nostro teatro Comunale, dall’egregio giovane sig. Archimede Montanelli, professore di violino in questo Liceo, insieme col valente violinista signor Sebastiano Aldrovandi, entrambi allievi del professore Carlo Verardi ed accademici filarmonici del Liceo di Bologna. Dopo il primo atto della commedia, i suddetti violinisti éseguirono la seconda sinfonia di Alard, accompagnati al piano dalla signora Flora Pastorei Ravajoli. L’esecuzione fu eccellente, talché il pubblico uscì dal profondo silenzio con fragorosi applausi. Dopo il secondo atto, il signor Montanelli eseguì la Fantasia - Scène de ballet - di Beriot: in questo pezzo fu veramente ammirabile; vivissimi e prolungati furono gli applausi. Per volere della deputazione teatrale i due concertisti si presentarono un’altra volta al pubblico il sabato, ed eseguirono la prima Sinfonia di Alard per due violini, che fu molto gradita. «— Madrid. Dietro proposta del maestro e direttore della Scuola nazionale di musica Emilio Arrieta, fu decretata una somma di 500 Buros da pagarsi al compositore della migliore opera nazionale. — La reale Cappella ecclesiastica, istituto sciolto in seguito all’ultima rivoluzione, venne solennemente riorganizzata. Essa conta, per la parte vocale, 2 soprani, 2 contralti, 3 tenori, 2 salmisti e 3 cappellani all’altare; per la parte strumentale, un organista, un violoncellista e un contrabassista. — Nuova-York. Ci Eco d’Italia del 7 corrente, parlando dello Stabat Mater di Rossini eseguito’ nella chiesa di S. Michele, scrive: Il maestro N. Carezzi dirigeva l’insieme. Mr. W. F. Williams presiedette all’organo. — L’aria del tenore Cujus animam fu cantata assai bene da M. Romeyn. Il duetto Quis est homo dalla signora Salvotti e Miss Norton. Il baritono Buongiorno, che era annunciato nel programma, non cantò; lo supplì Mr. Weinlich. Il recitativo Eia mater fu cantato stupendamente dal signor G. Gariboldi, col suo bel vocione di basso, accompagnato dal coro. La seconda parte del concerto andò meglio della prima. Il quartetto Sancta mater, la cavatina Fac ut portevi andò benissimo; meglio ancora VInflammatus, il quartetto e coro finale Quando Corpus, accompagnati all’organo dal maestro Carezzi. La vastissima chiesa era piena zeppa, o se non vi sono state altre ammissioni che a pagamento, il maestro Carozzi avrà fatto certamente un buon affare. — Costantinopoli. Al teatro francese ebbe luogo un grande avvenimento, nientemeno che la rappresentazione d’un’operetta - Telemaco al tempio di Venere - con musica di un Armeno, il primo compositore che abbia scritto musica alla franca sopra un libretto turco. Il Moniteur Universel che ei dà questa notizia, parlando del merito della musica, dice che l’istrumentazione va terra terra, ma secondo le regole. Dopo una piccola introduzione semplice come il resto, si ode un coro di otto sacerdotesse; queste coriste più tardi si trasformano in ballerine, problema rimasto ancora insoluto in Occidente. Le ballerine per altro erano poco animate, e ciò per non togliere il fiato alle cantanti. Tutte le parti erano eseguite da giovinette che non oltrepassavano i 13 anni. — Bruxelles. Il primo concerto del Conservatorio, aspettato come un grande avvenimento, fu coronato da un successo colossale. Il programma era composto con arte, ed era consacrato a dare un’idea dell’opera francese da Lulli, che fu il fondatore, fino a Spuntini. Furono eseguite opere di Lulli, di Gluk, di Rameau, di Gretry e di Sacchini. 11 terzo atto deW Armida fu un trionfo. — Nottingham. Eli, oratorio di Costa, fu eseguito in occasione d’un festival preparato dal sig. Pyat. L’autore stesso, dirigeva l’esecuzione del suo lavoro che fu assai ben accolto. — Parigi. Si è formato un nuovo Circolo Filarmonico di dilettanti, sotto la presidenza del signor Lambert. Questa istituzione puramente filantropica, perchè il prodotto dei suoi concerti sarà destinato a buone opere, offre il vantaggio di riunire tutti i dilettanti strumentisti o cantanti, che finora cercavano invano il mezzo di eseguire la musica d’insieme. NNNNNN — LP sorte, avranno in dono uno dei pezzi enumerati nella copertina della Rivista Minima, a loro scelta. Ne mandarono la spiegazione esatta i signori: Tarsis Conte Francesco (Milano), E. Donadon (Milano), B. Lopez-y-Royo (Lecce), Orazio Zunica (Napoli), S. Saladini (Cesena), Antonio Paglicci Brozzi (Roma), Giulia Turco (Trento), Capitano Cesare Cavallotti (Vicenza), Fantoni Alfonso (Piacenza), Pietro Bosio (Torino), prof. Angelo Vecchio (Pavia), ing. Pio Pietra (Pavia), Angelo Gèrosa (Como), Giuseppe Bagatti-Valsecchi (Milano), Baldassare Bottigella (Pavia), Camillo Cora (Torino), Salvatore Butta (Sessa Aurunca), Citerio Amos (Bergamo), dott. Ragazzi Pietro (S. Felice). Estratti a sorte quattro nomi riuscirono premiati i signori: Salvatore Botta, Pietro Bosio, Antonio Paglicci Brozzi, Tarsis Conte Francesco.